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Letizia Zichittella: presentare il mio “Sogno” alla città un’emozione indescrivibile 

Nell’autunno della mia vita, mia figlia stringendomi le mani, sollevandomi dal precipitare mi dice: “Mamma, che cosa ti piace fare? Ogni vocazione è piena di eccellenza. Amati come puoi, ama tutto ciò che puoi, però ama sempre, amaci!”. Ci guardiamo negli occhi, sebbene tanto offuscati, con quattro occhi si vede meglio. Devo trovare una risposta alla tenerezza di quella domanda, devo iniziare a cercare una risposta, a quello sguardo devo tanto. Con perseveranza inizio a scrivere il mio romanzo, comincio a coltivare la mia vocazione. Termino la stesura, che non è mai l’ultima. Comunico alla mia famiglia l’idea di volere pubblicare un libro. Mia madre mi dice:” La Madonna ti accompagni !” Con l’entusiasmo di una bambina, scendo le scale saltellando, insieme a mia figlia, compagna di viaggio, travestita da ribelle e da sognatrice, con in mano una borsetta, forse più pesante perché non contiene rossetti, specchietti e mascara, ma un manoscritto con un “pesante” messaggio d’amore, ci avviamo verso la casa editrice più vicina, la Tatzebao Editore.

Mi presento senza alcun preavviso, gli editori Paolo Navarra e Renato Polizzi, con la gentilezza che li distingue, ascoltano il messaggio d’amore che voglio celebrare, credono in me e accontentano la mia richiesta; non stanno facendo un favore ad un’amica amica di amici, ma stanno credendo ad una signora con una borsetta contenente “Il Sogno” il titolo del mio primo romanzo! Arriva il giorno della presentazione. Qualcuno mi consiglia: “Letizia, ti raccomando, tutto deve durare massimo tre quarti d’ora. Sii concisa, altrimenti il pubblico si stanca e va via !”. Io penso: “Come farò a trattenermi io che parlo così tanto?” La presentazione inizia . A fare da sottofondo c’è una dolce melodia, che porta gli ascoltatori a vivere un’ atmosfera sognante .Tra me e il pubblico si crea fin da subito un’intesa magica. Ripenso al consiglio che mi avevano dato, ma ho fiducia nel pubblico, mi rendo conto di avere di fronte dei cuori intelligenti . Vedo mia Madre, i miei figli, i miei affetti più cari : sorridono.

Il pubblico, curioso e discreto, mi porge domande ma nel farlo è come se volessero regalarmi qualcosa. Alla fine mi chiedono di firmare le copie, a molti mi ritrovo a scrivere : “Vai”, tre lettere con un oceano dentro!” affinché ognuno faccia della sua vita e di quella delle persone vicine un grande capolavoro! Il “mio” pubblico  è rimasto insieme a me per più di due ore, le mamme, le nonne, le mogli avranno ritardato a preparare la cena, i mariti avranno dovuto giustificare il loro ritardo e per farsi perdonare avranno portato in dono alle mogli il mio libro!  Oggi voglio dire grazie a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di uno dei miei sogni..  Grazie alla professoressa  Rossella Parrinello, al musicista  Gabriele di Pietra, alla Tatzebao Editore, a Le Foto di Bea, al pittore Vincenzo Stanislao  e grazie mille a tutti per avermi fatto sorridere, per avermi fatto provare una bella emozione, per avermi fatto sentire mille brividi addosso! Come la protagonista di una fiaba ho toccato le stelle. La “strega cattiva” non è riuscita a incenerire il mio cuore!

Letizia Zichittella

redazione

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