La Buona Scuola renziana voleva segnalare un altro punto a suo favore ma, dalle ultime notizie, non sarà così. Ieri intanto, è scaduto il termine per la presentazione nelle scuole dell’obbligo, della certificazione che attesta la presenza delle vaccinazioni divenute obbligatorie dopo il decreto Lorenzin, per l’iscrizione scolastica a partire da quest’anno. In caso di autocertificazione, i genitori avranno tempo fino al 10 marzo per consegnare tutta la documentazione necessaria.
Non si fa in tempo a rassegnarci della vicenda vaccini che per certi aspetti limita di fatto alcuni diritti genitoriali, che spunta subito un’altra trovata “geniale”: l’obbligo di andare a prendere i figli a scuola. In pratica ha fatto molto discutere la sortita del Ministro Fedeli che annunciava a tutti i genitori d’Italia o a chi ne fa le veci, il loro obbligo di andare a prendere i figli a scuola fino ai 14 anni. Tutto è nato da una sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato la condanna a preside e docenti di una scuola che non avevano controllato un ragazzo che, a lezioni terminate, morì investito. Ma una nazione intera non può pagare la sfortunata vicenda di un ragazzo, non può pagare un singolo caso. La notizia ha creato talmente tanta eco, raccogliendo proteste da più fronti che il Partito Democratico di Matteo Renzi non si può permettere in vista di future elezioni.
Uno dei dubbi di molti era come fare a far salire un bambino su un autobus o scuolabus; non tutti i genitori, spesso per motivi di lavoro, possono andare a prelevare i figli a scuola. Un genitore dovrebbe dare l’assenso all’autista e all’assistente? Altra questione: cosa si fa con un piccolo studente che deve tornare nella vicina casa da solo per un qualsivoglia motivo, dietro autorizzazione (anche verbale) dei suoi genitori? Gli si dice: “No tu non vai da nessuna parte”? Cos’è sequestro di studente? Ed ecco che arrivano emendamenti al decreto. Adesso però che fare? L’obbligo dei genitori di andare a prendere i figli a scuola può essere liberato con un’assunzione di responsabilità, disobbligando la scuola. Lo dovevano dire prima che era questo il problema!
Chi non è mai stato “dimenticato” dai genitori a scuola? Chi non è mai tornato da solo? Chi adesso è qui a raccontarlo? In tanti, sicuramente. Ciò non vuol dire che i genitori di una volta erano meno apprensivi di quelli di oggi. Se di problema si deve parlare, allora parliamo di cosa è diventata la scuola oggi. Devi entrare vaccinato, accompagnato, ma in una scuola inadatta ad ospitare dei giovani, con le palestre con i tetti d’amianto, con i portatori di handicap senza sostegno o assistenza alla comunicazione. Studenti che poi devono scendere pure in piazza a protestare perchè gli tolgono una sede più sicura di quella che li ospita e meno costosa per un’intera comunità.