Lavoro, infrastrutture e sanità. Questi i tre temi, definiti “prioritari”, su cui Giancarlo Cancelleri ha incentrato il proprio intervento all’iniziativa elettorale tenutasi ieri sera all’Hotel President di Marsala. Il candidato alla presidenza della Regione del Movimento 5 Stelle ha illustrato i tratti principali del programma dei pentastellati per i prossimi anni, rispondendo anche alle domande del pubblico presente in sala, che ha incalzato Cancelleri sulla formazione professionale, l’agricoltura, i fondi comunitari.
Buona la presenza di pubblico, anche se l’entusiasmo di altri momenti sembra aver lasciato spazio in questa fase alla preoccupazione per una campagna elettorale più complicata del previsto. Cancelleri sembra intuire all’inizio del suo intervento questo stato d’animo da parte di tanti attivisti: “I sondaggi non ci devono interessare. A noi interessa solo un numero, che il 100% dei cittadini diventi Stato, cominciando a parlare davvero”. Parla per circa un’ora e mezza il parlamentare nisseno, secondo una scaletta che non prevede interventi da parte dei deputati uscenti (Valentina Palmeri e Sergio Tancredi, seduti comunque in prima fila), né degli altri tre candidati all’Ars (Stefano Rallo, Flavia Fodale e Giovanni Inglese).
Cancelleri ha rivendicato con orgoglio la propria storia personale, che lo ha visto cominciare a lavorare per 8 anni come magazziniere e 7 anni come progettista. “Chi mi attacca per questo – ha affermato – magari non ha mai lavorato un giorno nella sua vita”. Il candidato alla presidenza pentastellato sottolinea la necessità di sostenere le imprese, “perchè la Regione non dà posti di lavoro, ma crea opportunità”. Su questo fronte Cancelleri propone l’accorpamento delle tre partecipate che attualmente finanziano le imprese, creando un unico istituto dedicato agli investimenti regionali. Poi, sempre sul fronte del lavoro, il suo discorso punta sui giovani (“abbiamo bisogno della loro energia”) senza perdere di vista “l’esperienza di chi ha i capelli bianchi” e la necessità di “dare risposte ai precari”. “Dietro le facce rispettabili di Micari e Musumeci – attacca Cancelleri – ci sono Cuffaro, Lombardo e Genovese. Ci sono Armao e Lagalla che sono già stati assessori e in quei periodi non è che le cose funzionassero meglio. Crocetta ha distrutto interi settori, dalla formazione ai Consorzi di Bonifica. Bisogna ripartire da gente che non ha avuto responsabilità di governo in questi anni”.
Sul fronte delle infrastrutture, Cancelleri insiste sulle reti autostradali e ferroviarie, aprendo agli investitori stranieri, spesso scoraggiati a puntare sulla Sicilia “perchè gli fa paura la nostra burocrazia”. E, in quest’ottica, Cancelleri annuncia “un turno di riposo per i dirigenti regionali” e un dipartimento all’interno dell’assessorato alle infrastrutture che si occuperà solo di grandi opere. In mezzo si inserisce anche il tema dei rifiuti, con l’obiettivo di chiudere tutte le discariche entro il 2050, senza ricorrere a termovalorizzatori o disgregatori molecolari, ma puntando su piccoli centri di compostaggio che evitino di riempire le strade siciliane di camion che trasportano rifiuti da una parte all’altra dell’isola (“un sistema becero”, secondo il candidato pentastellato).
Per quanto riguarda la sanità, Cancelleri annuncia la necessità di rivedere la riforma della rete ospedaliera (“che ha centralizzato i servizi nelle grandi città”), di intervenire sui tempi di attesa del servizio pubblico potenziando gli organici. Poi c’è l’annosa questione dei “viaggi della speranza” di tanti siciliani verso l’Emilia Romagna, la Lombardia o il Veneto per le proprie cure mediche, (“dove magari si ritrovano davanti a professionisti siciliani”). Una pratica che costa alla comunità siciliana 250 milioni di euro l’anno: una somma che potrebbe essere reinvestita, secondo Cancelleri, “creando centri d’eccellenza in Sicilia, in cui far tornare a lavorare quei medici che si sono trasferiti al Nord”.
C’è poi il tema del turismo, settore di cui la Sicilia potrebbe vivere “12 mesi l’anno” e che invece la vede raccogliere numeri inferiori a quelli registrati dalle isole Baleari o persino dalla riva veneta del Lago di Garda.
Sul reddito della cittadinanza, argomento caro ai 5 Stelle, Cancelleri si permette una battuta: “In realtà lo hanno già attuato, però a beneficio dei trombati della politica che hanno intascato stipendi che non meritavano”. Infine, il candidato alla presidenza della Regione ha ribadito la volontà di un eventuale governo regionale pentastellato di abolire i vitalizi e di dimezzare gli stipendi dei componenti dell’Ars.