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Le mensa nelle scuole e il metodo di pagamento della retta. La protesta dei genitori

Partirà con due giorni di ritardo il servizio mense nelle scuole previsto per lunedì prossimo. Il problema sembra essere legato al mutato sistema di pagamento per la retta da parte dei genitori dei bambini che desiderano usufruire di tale servizio. Occorre ricordare che malgrado i proclami soprattutto da parte del governo nazionale, sono poche le scuole che adottando il tempo pieno, inseriscono il servizio mensa.

“C’è anche da sottolineare – ci scrive uno dei tanto genitori che a vario titolo si sono rivolti alla nostra redazione – che per problemi burocratici a volte non imputabili ad alcuno o meglio a volte non si capisce bene a chi, il servizio parte ad una mese ed oltre dall’inizio dell’anno scolastico”. Torniamo alla vicenda che ha fatto slittare l’inizio della mensa a Marsala. “Sono Carlo Laudicina – ci scrive un altro lettore – genitore di Gabriele che frequenta la terza elementare presso l’istituto Asta di Marsala. Condivido pienamente che con il passare degli anni bisogna adeguarsi ai cambiamenti e quindi di conseguenza al sistema informatico, nel caso specifico però, contesto alcune incongruenze circa il pagamento della retta relativa ai buoni pasto per la mensa scolastica”. In pratica secondo il nostro corrispondente che per al verità non è il solo che ci ha interpellato, non è più prevista la possibilità i di potere effettuare le operazioni di pagamento, come negli anni precedenti, tramite gli uffici di Marsala Schola.

“Altra cosa che trovo molto assurda è nel fatto che si deve pagare la retta tramite operazione on-line costringendo l’utente ad essere in possesso esclusivamente di carta di credito – afferma ancora Carlo Laudicina -. Per ogni operazione, e quindi anche per il pagamento della retta per il servizio mensa, il titolare è costretto a pagare un’ulteriore commissione. Ci è stato comunicato che vi è un altro metodo di pagamento che può essere fatto tramite ricevitorie convenzionate sostenendo però la spesa di 2 euro di commissioni”. I nostri lettori in conclusione denunciano anche che “… pur avendo informatizzato il sistema, chi non si adegua o non è nelle possibilità di farlo, viene ulteriormente penalizzato non solo dal lato economico ma anche da un aggravio di perdita di tempo”.

Abbiamo cercato di capirne di più recandoci presso gli uffici di Marsala Schola dove ci hanno spiegato che da quest’anno è cambiato il loro sistema operativo che non permette più di ricevere importi in denaro. “E’ molto semplice iscriversi nella nostra piattaforma – affermano dall’Istituzione – e dopo un giorno al massimo l’utente potrà sapere a che fascia appartiene il loro figlio e quanto è l’importo da pagare. Capiamo i disagi dovuti alla introduzione della novità che come tutte le altre, ha bisogno di una periodo di rodaggio. Anche per questo, e per mettere tutti nelle condizioni di adeguarsi abbiamo posticipato di due giorni l’inizio del servizio mensa”.

Alcuni genitori ci segnalano che hanno dovuto recarsi presso il Caf di fiducia per farsi assistere. “Alcuni sindacati si sono rivolti a noi – continuano da Marsala Schola – per avere dei chiarimenti per i loro assistiti., siamo stati pronti a fornirli. Così come siamo disponibili per quei genitori che volessero chiederci delle delucidazioni”.

Gaspare De Blasi

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Tags: Marsala Schola