Ancora tagli per la compagnia aerea Ryanair. L’aeroporto di Trapani è uno dei più colpiti dalla decisione dei vertici della società irlandese. Da questo novembre a marzo 2018 parecchi i voli cancellati.
I fatti delle ultime ore stanno scatenando i più disparati interventi.
Il portavoce M5S al Senato Vincenzo Maurizio Santrangelo ad esempio, torna sull’argomento interpellando urgentemente il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Per il portavoce è un danno immenso per il turismo e per tutta l’economia del nostro territorio, oltre che per le migliaia di Trapanesi che normalmente utilizzano l’aereo per lavoro o studio, e aggiunge: “Questa è una ulteriore beffa per il territorio trapanese, per questo motivo ho chiesto che venga innanzitutto, quantificato il danno erariale arrecato dalla cancellazione dei voli nello scalo aeroportuale. Serve sapere pure con chi la compagnia Ryanair abbia concordato questi tagli. Tutto questo denota la mancanza di rispetto nei confronti del territorio, dei passeggeri, per non parlare del rispetto nei confronti dei contratti stipulati con Airgest e con i comuni per il co-marketing. Non è così che si fa la promozione turistica del territorio per come promesso, non è questo l’impegno che aveva assunto dicendo mesi fa di far arrivare più passeggeri a Trapani e d’intorni, anzi tutto il contrario. Adesso chi di dovere si assuma la responsabilità a qualsiasi livello e grado, Airgest inclusa, per non parlare della stessa Regione siciliana socio di maggioranza.
Ribadisco che quel che sta accadendo con Ryanair e all’aeroporto di Trapani-Birgi è assurdo”.
La questione, che ha destato preoccupazione negli operatori economici e nei cittadini del Trapanese, è stata affrontata, ieri pomeriggio, in commissione Trasporti e Lavori Pubblici di Palazzo Madama, di cui è componente la senatrice Pamela Orrù, e il gruppo del PD ha richiesto di sentire in audizione l’Enac, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti e il ministro Graziano Delrio. La componente della Direzione nazionale del Partito Democratico, lo scorso 20 settembre, aveva sottoscritto e presentato, insieme ai colleghi della VIII Commissione, un’interrogazione urgente al ministro dei Trasporti sul taglio dei voli Ryanair su diversi scali europei ed italiani, tra cui quello di Trapani, già prenotati da centinaia di migliaia di passeggeri. In quell’occasione si è chiesto, tra le altre cose, al Ministero quali misure intenda adottare – oltre a quelle per garantire ai passeggeri il rimborso dei biglietti e il risarcimento dei danni subiti – per far sì che “… vengano quantificati e risarciti alle società di gestione degli aeroporti o alle Regioni e agli Enti locali, gli oneri derivanti dalla mancata piena attuazione dei contratti – afferma Pamela Orrù -. Nella interrogazione si interpella il Ministero anche a proposito della possibilità di introdurre misure stringenti affinché i bandi per l’assegnazione di risorse pubbliche, o messe a disposizione da società partecipate dal pubblico, finalizzate ad insediare rotte negli scali aeroportuali con la concessione di contributi alle compagnie, prevedano puntuali meccanismi risarcitori, oltre che nei confronti dell’utenza anche verso i soggetti erogatori della contribuzione. Ciò che sta accadendo all’aeroporto di Trapani è molto grave – sottolinea infine – non solo dal punto di vista dei collegamenti e dello sviluppo economico legato ai flussi turistici ma anche perché lo scalo dà lavoro a circa mille persone tra servizi diretti e indiretti. Non possiamo permettere che si facciano passi indietro sul futuro del nostro territorio”.