Categorie: Lettere

Scrivono gli Amici del Terzo Mondo sulla chiusura del Centro Sprar di Perino

Da quattro anni il Centro Sprar di Perino è chiuso. Nel 2013, infatti, sono cominciati i lavori per la ristrutturazione dei locali nell’ambito di un finanziamento legato al Pon “Sicurezza per lo sviluppo”. Il Centro Sprar di Perino è un progetto comunale, proposto a fine anni ’90 dall’amministrazione Lombardo in un contesto storico completamente diverso da quello attuale. In quegli anni le istituzioni e le realtà sociali più attente ai temi dell’integrazione hanno portato avanti un lungo lavoro anche all’interno della contrada per preparare il terreno all’apertura del Centro, avvenuta nel 2006 con l’amministrazione Galfano. Negli anni in cui è stata aperta, la struttura ha ospitato centinaia di richiedenti asilo politico provenienti da diverse parti del mondo, avviando un prezioso percorso con la comunità civile e scolastica del marsalese nel segno dell’incontro tra realtà e culture diverse. Il finanziamento ottenuto e l’inizio dei lavori sono stati accolti con favore da chi ha a cuore le sorti di Perino, in quanto il progetto avrebbe dovuto rendere la struttura più confortevole e adeguata alle esigenze degli ospiti e degli operatori che vi lavorano. Tuttavia, riscontriamo che dopo quattro anni dall’inizio degli interventi la struttura rimane ancora chiusa. Più volte abbiamo chiesto notizie sullo stato di avanzamento dei lavori e ci è stato risposto, da due anni a questa parte, che è quasi tutto pronto. Il problema, come spesso avviene in Italia, è proprio quel “quasi”, legato più ad aspetti burocratici che ad altri fattori. Ci rendiamo conto che nell’immaginario collettivo possano esserci priorità diverse e interventi più urgenti. Tuttavia, qui non si chiede al Comune di destinare risorse proprie al Centro di Perino, ma semplicemente di restituire agli utenti e alla comunità una struttura nata nell’ambito di un progetto comunale (non privato) e destinataria di un ingente finanziamento da parte del Ministero degli Interni. L’impressione è che sia l’amministrazione comunale che il Consiglio comunale conoscano poco la realtà di Perino visto che tale vicenda non è mai stata oggetto di adeguata discussione. Chiediamo pertanto alle istituzioni marsalesi di chiarire pubblicamente cosa impedisce la riapertura dello Sprar di Perino.

Per l’associazione “Amici del Terzo Mondo”

Il presidente Enzo Zerilli

redazione

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