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Nuovo furto presso l’area artigianale di Amabilina

Non c’è pace per l’area artigianale di Amabilina. Nei giorni scorsi, la ditta Osmosea, assegnataria di due lotti per la realizzazione della propria sede operativa, ha subito un nuovo furto: i “soliti” ignoti hanno infatti rubato 100 metri di cavo elettrico con annessa presa industriale e alcuni pezzi della cartellonistica da cantiere. L’episodio è avvenuto in pieno giorno, mentre gli operai dell’impresa erano al lavoro. Con ogni probabilità i ladri si erano nascosti dietro le siepi e non appena hanno avuto la certezza che nessuno li notasse, hanno portato a compimento il proprio progetto criminoso.

Come abbiamo scritto in precedenza, non è la prima volta che furti e atti vandalici disturbano e rallentano i lavori delle ditte che stanno operando presso la suddetta area, la cui realizzazione era stata concepita per dare una nuova identità a un pezzo di territorio che si trova nel cuore della periferia marsalese. In primavera gli operai che stanno lavorando per conto della stessa ditta Osmosea avevano subito il furto del cancello di cantiere installato su indicazione del Comune per proteggere l’intera area. Senza contare il trafugamento di numerosi tombini in ghisa e i rifiuti che continuano ad essere depositati con sempre maggiore insistenza nella zona. Qualche giorno fa, al materiale più consueto (sacchi, bottiglie, cartoni, pezzi di plastica, sfabbricidi ed elettrodomestici in disuso) si è aggiunto persino un vecchio gommone di modeste dimensioni, che è stato scaricato impunemente all’interno dell’area.

Nei mesi scorsi l’amministrazione aveva garantito che si sarebbe attivata con l’installazione di un servizio di videosorveglianza e inviando con continuità i vigili urbani a controllare la situazione, in modo da far sentire a vandali, ladri e scaricatori di rifiuti la presenza delle istituzioni nell’area. “Nulla di tutto ciò è stato fatto finora”, assicura Mario Alagna, uno dei titolari della ditta Osmosea, che ha denunciato anche stavolta il furto subito, recandosi presso gli uffici municipali per tornare a segnalare la situazione. Peraltro, il Comune finora non ha ottemperato ai propri doveri contrattuali, che prevedevano le opere di urbanizzazione dell’area artigianale. Allo stato attuale, dopo i noti ritardi e il decisivo abbassamento dei prezzi dei lotti, ne sono stati assegnati 32 su 45 disponibili. Il processo che dovrebbe portare al completamento e alla messa in sicurezza del sito è però ancora in alto mare. E dei capannoni che erano stati immaginati quando fu concepito il progetto dell’area artigianale di Amabilina non c’è ancora alcuna traccia.

redazione

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