“Con decisione suprema e inappellabile della Congregazione per il Clero del 4 luglio 2017, la Santa Sede ha decretato la perdita dello stato clericale, la dispensa dal sacro celibato e la dispensa da tutti i doveri come anche la perdita di tutti i diritti connessi alla sacra Ordinazione per Vito Caradonna, che è impedito a qualsiasi forma di esercizio del ministero ordinato, eccetto i casi previsti dai cann. 976 e 986 § 2 del Codice di diritto canonico. Si intende che sono e rimangono validi, se compiuti secondo le norme canoniche, gli atti svolti nell’esercizio lecito del ministero ordinato prima del 19 febbraio 2013, data della sospensione a divinis, in particolare i Sacramenti celebrati e l’assistenza ai Matrimoni”. E’ quanto si legge in una nota ufficiale siglata dal cancelliere vescovile di Mazara, che notifica a tutti gli effetti la perdita dello stato clericale di Vito Caradonna, già condannato con sentenza definitiva per tentata violenza sessuale su un uomo e per questo sospeso “a divinis” lo scorso 19 febbraio 2013.
“Se ne dà comunicazione al Popolo di Dio – prosegue la nota ufficiale – perché con animo fraterno preghi per Vito Caradonna. Il vescovo chiede che si preghi per lui stesso e per tutti i presbiteri della Chiesa di Mazara del Vallo perché, fondati nella grazia dello Spirito Santo ricevuta nel Sacramento dell’Ordine e nell’imitazione di Gesù Buon Pastore, vigilino sulla propria condotta e con animo lieto si sottopongano alla disciplina ecclesiastica e vivano in quella pace che il mondo non può dare e che viene da Dio solo”.