Noi non siamo particolarmente esperti dei problemi legati alla vitivinicoltura, tuttavia non ci sfugge il grave momento di crisi che attraversano i produttori meridionali e siciliani in particolare. Abbiamo seguito con la giusta apprensione e vivo interesse le vicende di questi giorni. In altra parte del giornale vi raccontiamo le implicazioni che ha la siccità sul comparto. Abbiamo già detto che non siamo titolati per intervenire, e non l’avremmo fatto se una gustosa notizia non ci avesse, diciamo così, sollecitato. Alcuni deputati avrebbero addirittura proposto di inserire nell’ etichette delle bottiglie di vino frasi del tipo”nuoce gravemente alla salute”. Tutto questo, come i coltivatori sanno, sarebbe utile anzi decisivo per rilanciare i consumi rivitalizzando così il settore. Ora noi ci siamo informati, i promotori di questa proposta di legge, che chiameremo neoproibizionista, sono due deputati della Lega Nord. Non menzioneremo i loro nomi (basta consultare il sito www.camera dei deputati.it) perché riteniamo che questi fulgidi esempi di intelligenza, dopo aver firmato con nome e cognome tale proposta, abbiano solo dimenticato di scusarsene, quindi li chiameremo X e Y. X, deputato della Lombardia fa parte della commissione cultura, e dicono le sue note personali,”si è occupato della riforma della scuola dell’infanzia”, probabilmente frequentandola anche lui la mattina presto con tanto di grembiule e fiocco bianco (che carino!). Y invece è un deputato veneto componente della commissione attività produttive ed esperto dei problemi della pesca, tanto da avere individuato nella presenza di pescherecci cinesi nelle acque vicino al Portogallo un pericolo per la pesca siciliana. E’ vero, ma lei onorevole è veneto e non è una triglia, così, guarda che jella, la rivedremo ancora e la continueremo ad ascoltare. La collega che ha raccontato tutti gli aspetti all’interno di un lungo reportage sul vino e i prodotti enologici pubblicato in un noto settimanale, ha riportato giustamente l’importanza del “nettare degli Dei” in relazione agli effetti, chiamiamoli così, afrodisiaci. Noi, nel nostro piccolo, siamo d’accordo, ma siamo in grado di dimostrare che almeno uno dei deputati in questione è un vero esperto in materia. Durante un intervento in aula egli ha sottolineato la mancanza “…..della necessaria risolutezza in seno alla pubblica amministrazione”. E’ detto con garbo, addirittura con pudicizia, ma non c’è dubbio che l’espressione “in seno”ci rileva un deputato leghista sensibile ai problemi del sesso, come è giusto che siano gli uomini veramente moderni. Intanto: cin,cin.