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Concorso in coltivazione di droga: condannati Girgenti, Messina Denaro e D’Arrigo

Nicolò Girgenti, Fabrizio Messina Denaro e Francesco D’Arrigo sono stati condannati per concorso in coltivazione di sostanze stupefacenti nell’ambito del processo con rito abbreviato che si è tenuto davanti al gup del Tribunale di Marsala Riccardo Alcamo. Assolto invece il quarto soggetto imputato, Francesco Lojacono.

Questo l’esito del procedimento giudiziario scaturito dalle indagini successive all’omicidio del maresciallo Silvio Mirarchi, avvenuto proprio nei pressi di una serra riconvertita alla coltivazione di canapa.

Il gup Alcamo ha riconosciuto la colpevolezza dei tre soggetti sopra citati, differenziando però le pene: 3 anni e 6 mesi per D’Arrigo, 3 anni per Messina Denaro, 2 anni e 6 mesi per Girgenti. Nella precedente udienza, il pm Anna Sessa aveva chiesto 8 anni di reclusione e una sanzione pecuniaria pari a 80 mila euro per D’Arrigo, Messina Denaro e Girgenti, mentre per Lojacono erano stati chiesti 6 anni di reclusione e una sanzione pecuniaria pari a 60 mila euro.

Presente in aula in sostituzione del collega Giuseppe Pinta, l’avvocato Genny Pisciotta ha commentato: “Aspettiamo la motivazione della sentenza per valutare se presentare appello, considerato il ruolo marginale che Nicolò Girgenti ha avuto nella vicenda”.  Lo stesso avvocato Pisciotta difende Girgenti anche nel processo che si sta celebrano davanti alla Corte d’Assise di Trapani e in cui l’agricoltore lilybetano è imputato per l’omicidio di Mirarchi. Nell’ultima udienza di tale procedimento è stato sentito l’appuntato Cammarata, mentre nella prossima (fissata per il 4 settembre) saranno ascoltati altri testi della lista della pubblica accusa.

redazione

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