Dalla prima repubblica, dalla quale molto dignitosamente proviene, il sindaco di Palermo si porta appresso alcuni “passaggi” che la caratterizzarono. Noi non siamo tra quelli che condannano tutto ciò che da quegli anni proviene. Quindi se Leoluca Orlando ha ritenuto di vestire i panni del “sensale” e tentare di convincere il presidente del Senato Piero Grasso a candidarsi alla carioca di governatore della regione, noi non lo condanneremo per questo. Si usava, alla luce del sole e non solo, anzi…, che qualcuno intercedesse per trovare di una soluzione politica (si mettesse nel mezzo, come si dice). Si usa ancora ma al buio e all’interno di trattative degne, sia detto senza alcuna retorica, del Nazareno. Siamo serti, anzi certissimi, che Orlando non ha promesso nulla a Grasso, né avrebbe potuto farlo specialmente se erano in un palazzo ai piani alti, senza rischiare di essere scaraventato giù (scherziamo naturalmente, ma serve per capire i personaggi). Si sono incontrati e il sindaco di Palermo avrà spiegato i motivi per cui il centro sinistra isolano debba ricorrere ad un padre nobile della sua terra per cercare di arginare il ritorno (recentissimo) del centro destra e il consolidamento pentastellato. Insomma la Regione che ha ministri e sottosegretari (scusateci, ma dobbiamo citarne alcuni), per esempio Davide Faraone, Anna Finocchiaro (è già stata candidata e vi è visto il risultato…), l’indagato centrista Giuseppe Castiglione, deve ricorrere a Grasso che ha risposto per le rime. Non è stato, il personaggio è così, nè volgare nè reticente. Ha detto ad Orlando, che del resto parla lo stesso linguaggio, che chi occupa un ruolo istituzionale così alto, non deve immischiarsi in contese locali (la Sicilia sempre “locale” è). Il gruppo dirigente del centro sinistra insisterà ancora un po’, Orlando però si è già chiamato fuori, poi partiranno le beghe correntizie. Intanto passerà l’estate e si avvicinerà la data delle elezioni. Prevista, se non andiamo errati, per il 5 novembre. Partirà il toto candidato, intanto l’uscente Rosario Crocetta che tutti, a sinistra, dicono i non volere più, ha fatto sapere che, tramontata l’ipotesi Grasso, lui è disponibile e ritentare l’ascesa a Palazzo D’Orleans. Nel centro sinistra sono all’osso. Non è che dalle altre parti ci sia da scialacquare. Ce ne occuperemo sia del centro destra che dei grillini.