Le piazze sono state, e lo sono ancora, il punto di incontro di uomini e di idee. Ci sono ora, per “colpa” della tecnologia moderna, quelle virtuali dove ci si incontra senza vedersi e si scambiano opinioni. Ci si scambia anche altro, ma quella è un’altra storia. Tutto questo non ha rimosso (almeno per ora) le piazze reali. Vediamo in tv concerti e passeggiate con migliaia di persone. Anche nella nostra città, non sono pochi quelli che frequentano le piazze. Ci vanno perché ci sono i bar. Atri vi si recano lì per incontrasi, per scambiare due chiacchiere e per lamentarsi del…governo. Lo avete capito a noi le piazze piacciono e se potessimo le renderemmo ancora più, non so se ci capite, accoglienti. Ci permettiamo alcuni suggerimenti alla nostra amministrazione. Oggi iniziamo senza volere in queste note dare delle priorità, con piazza Francesco Pizzo. A parte la pulizia che nella parte dedicata al verde, lascia spesso a desiderare, abbiamo un’idea: perché non aumentare lo spazio dedicato al verde pubblico, facendone una vera e propria villa? Ci dice un nostro amico che se ne intende di queste cose, che si potrebbe eliminare il parcheggio che costeggia i marciapiedi adiacenti alla zona alberata. Ci sarebbero a disposizione circa venti metri per ogni lato per poi moltiplicarli per tutta la piazza, che andrebbero attrezzati a verde pubblico. Si potrebbe opportunamente recintare il tutto ed ecco il nuovo spazio adibito a Villa urbana. All’interno andrebbe inglobata la fontana del vino (manufatto che porta una firma illustre e che, ci dicono quelli che se ne intendono, è di ottima fattura). Ci pare già di sentire gli abitanti e gli esercenti della piazza: “verrebbero meno decine e decine di posti macchina per la sosta delle vetture”. Vero. Ma il sindaco ha affittato, a poche decine di metri, il parcheggio della ferrovia che risulta quasi sempre vuoto. Utilizziamolo ( lo diciamo a noi per primi) è inutile girare intorno alla piazza in cerca di qualcuno che va via e lascia il posto libero. Lo stesso si può dire per quanti, di salute buona s’intende, debbono recarsi all’Inam. Lascino le macchine nell’ampio parcheggio adiacente alla stazione ferroviaria. E che dire dei genitori che aspettano i figli che escono dalla scuola Mazzini? Invece di estenuati e scomode doppie file, non è meglio farsi raggiungere dai ragazzi a pochi metri di distanza dentro il parcheggio? Vedrete di tutto ciò che abbiamo scritto non se ne farà nulla. Magari è pure giusto che sia così. …tanto non ci sono soldi.