Il candidato sindaco di Trapani Piero Savona ha scritto una lettera aperta, rivolgendosi alle forze sociali e politiche del territorio. Un vero e proprio appello al voto affinchè i trapanesi vadano alle urne per l’elezione del primo cittadino in occasione del ballottaggio del prossimo 25 giugno.
Ecco il testo della lettera:
“Oggi si parla del Sistema Trapani, in tutto il Paese, come sinonimo di corruzione diffusa come se le responsabilità di qualcuno fossero contagiose per tutti i cittadini.
Trapani è la nostra città, è in ginocchio, economicamente, socialmente, culturalmente ma noi sappiamo che è popolata da gente onesta, laboriosa e generosa che non merita di essere assimilata al malaffare.
Gli ultimi accadimenti rischiano di decretarne la sua morte, perché si aggiungono ad una crisi strutturale che dipende da fattori esterni, regionali, nazionali; c’è una crisi endogena dovuta alle difficoltà mostrate dalla classe politica nel saperle affrontare. Problemi vecchi che si sommano ai nuovi.
Eppure Trapani avrebbe, la potenzialità per riprendere la via della rinascita ma ha bisogno di uno sforzo comune di tutte le forze politico-sociali, di una diversa, anche nuova, classe dirigente che la governi.
La città ha bisogno di essere governata nelle sue risorse potenziali quali i finanziamenti del Patto per la Sicilia per la parte che riguardano a Trapani, aeroporto e intesa di comarketing che deve essere definito con il ruolo che ha la città capoluogo, lo sviluppo del porto, tutta la politica di sviluppo turistico.
Questo attuale è un momento storico per la ripresa socio economica, ma anche culturale della nostra città. Non possiamo permetterci di perderlo perchè il treno dello sviluppo potrebbe non passare due volte. Eppure c’è qualcuno che ha operato per distruggere questa speranza.
L’ipotesi che Trapani non possa avere una sua amministrazione voluta dai cittadini ma che al suo posto arrivi, un commissario anche solo per un anno, è un pericolo di regressione ulteriore, forse definitivo atteso che alla perdita di opportunità si assommerebbe l’aumento della tassazione dei cittadini per colmare i deficit di bilancio.
Non permettiamo a Trapani di morire. Per questo facciamo appello, intento, ai cittadini di qualunque convinzione politica, a tutte le forze politiche, a cominciare da quelle che l’ 11 giugno hanno partecipato al primo turno delle elezioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale. Un appello alle forze economiche, imprenditoriali, commerciali, sindacali, ai movimenti culturali, alle associazioni. Un appello soprattutto ai nostri giovani e per i nostri giovani.
Il 25 giugno dobbiamo andare a votare, darci una amministrazione che ci governi e che ci faccia uscire dal pantano nel quale ci troviamo.
Non si vota per una persona ma per Trapani, per i suoi figli, per non essere corresponsabili della morte della nostra amata città, andiamo a votare”.