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In ricordo di Luciano Messina, domani un incontro al Liceo “G. Gentile” di Castelvetrano

Si terrà domani, martedì 6 giugno, a partire dalle 10, nell’Aula Magna del Liceo delle Scienze Umane “G. Gentile” di  Castelvetrano una manifestazione per ricordare Luciano Messina, preside, politico, poeta, a dieci  anni dalla sua scomparsa.

Il programma prevede un video con interviste realizzate dalle ragazze della 3^ B, cui seguirà la testimonianza  di Francesco Fiordaliso, mentre Ina Venezia leggerà un ricordo del poeta greco Kostas Valetas. Seguirà la presentazione de “L’ultimo disturbo” un lavoro inedito, pubblicato grazie al Rotary  International, che verrà presentato da Francesco Saverio Calcara.  Le letture saranno affidate a Giorgia Lipari ( 3^B) e Thomas Vassalli ( 4^B).

Ecco il ricordo di Tina, Enzalba e Franco Messina:

“Luciano Messina fu un uomo ricchissimo.

Le sue ricche passioni furono quelle sociali.
La sua formazione culturale lo condusse ad amare la letteratura, la storia dell’arte, la filosofia, le lingue antiche, la poesia.
La societas era la sua passione vera. Ha speso tutta la vita per migliorarla questa società. E per contribuire in modo più incisivo aveva scelto la funzione dell’educatore nella scuola. Quello dell’insegnante, sin da giovanissima età, fu il ruolo con cui si misurò per dimostrare a se stesso e agli altri che agli uomini di buona volontà fosse possibile rendere migliore il proprio mondo.
Il mestiere di Preside di scuola secondaria superiore poi, gli consentì di applicare i metodi di una innovativa ed illuminata didattica, tanto da divenire l’ispiratore di una sperimentazione ministeriale che tracciò le linee di un rinnovamento complessivo della scuola italiana. Negli anni ’60 coniò l’idea di una scuola aperta alla società esterna e del graduale abbandono della lezione frontale a vantaggio di un confronto con le realtà esterne all’aula d’insegnamento. “La scuola fuori dalla scuola”. Fondò la rivista “Incontri” che trascriveva le esperienze del mondo sociale e culturale che incontrava il mondo della scuola. Scrisse molto e pubblicò libri di poesie, racconti, prose. Si impegnò nel sociale, nella diffusione culturale, nell’attività politica pura intesa quale servizio autentico verso la gente (roba non di questo mondo politico!).
Fu sindaco di Castelvetrano (1956-1960) e realizzò opere pubbliche importanti con l’unico intento di servire la propria gente e donando l’emolumento ai bambini poveri della sua città per 250 milioni di lire.
Consigliere provinciale e Presidente della Provincia di Trapani sino agli anni ’80, interpretò il suo ruolo politico nell’interesse della collettività.
Un uomo ricco di grande intelletto e di spirito innovativo. Aveva dimostrato che qualunque attività l’uomo svolga, la passione e il cuore, ma anche il rigore morale e l’impegno, avrebbero fatto la differenza nel risultato. Egli riuscì a raggiungere una rara realizzazione sociale ed umana e fu apprezzato e rispettato dall’intera società che comprese le grandi doti dell’uomo di cultura e del politico coerente e leale, dalla grande onestà intellettuale ed umana.
Scompare nel 2007 e nel 2009 nell’Aula Magna del Liceo Classico “G.Pantaleo”, su iniziativa del preside Francesco Fiordaliso e della Fidapa, si svolse un convegno su “Luciano Messina preside, politico, letterato” i cui esiti sono stati pubblicati sulla rivista Logoi edita dall’Istituto Statale di Istruzione Superiore”.

redazione

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