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Chiuso il centro distribuzione delle raccomandate. Ma nessuno lo sa e in tanti continuano a recarsi in via Mazara

Da qualche giorno i nostri lettori ci segnalano quello che a loro dire si sta trasformando in un ennesimo disservizio: la consegna delle lettere raccomandate. E’ un argomento del quale ci siamo occupati più volte. Vale la pena riepilogare la vicenda che nasce alcuni anni fa. Le lettere raccomandate che i cittadini non riuscivano a ritirare nelle loro abitazioni perché risultavano assenti al momento del passaggio del postino, dovevano andare a ritirale alle poste centro di via Garibaldi. Poi all’improvviso il centro di ritiro era stato spostato in via Mazara, dove c’è la raccolta e il punto di accumulo della posta. In pratica i postini di tutto il territorio, compreso quelli operanti nel comune di Petrosino, non riuscendo a consegnare le raccomandate lasciavano l’avviso e i destinatari dovevano recarsi a ritirare quando a loro destinato, nel centro di raccolta di via Mazara.

Nella sede era stato attivato un servizio ad hoc, con il personale che provvedeva al rilascio dietro esibizione dell’avviso. Si era scatenata una polemica relativa al fatto che Marsala, città territorio per eccellenza, doveva avere dei ritiri delle inesitate quanto più vicino al luogo di abitazione del destinatario. “Quale migliore luogo degli uffici postali dislocati nel territorio?” si erano chiesti i cittadini. E anche noi, con il supporto delle sigle sindacali del settore, abbiamo girato la domanda ai vertici delle poste. Abbiamo sempre ricevuto risposte vaghe e a volte, anche prive di senso. Intanto l’utente di Birgi o di Strasatti doveva recarsi in via Mazara a ritirare la posta. Da qualche giorno le poste, con una decisione tardiva ma giusta, ha invertito la tendenza ma al danno causato in questi anni, ha aggiunto la beffa. Lo ha fatto nel silenzio più assoluto. Gli utenti e quanti di voi non fanno così alzino la mano, che si sono visti recapitare l’avviso (quella striscetta bianca lunga che lascia il postino nella buca delle lettere) dopo avere controllato se erano davvero loro i destinatari, e dopo magari avere imprecato un po’, si sono ripromessi di recarsi il giorno dopo a ritirare la loro posta in via Mazara.

Ma qui sorpresa, l’ufficio è stato soppresso e ognuno deve recarsi alla succursale più vicina alla propria abitazione. Nella striscia è tutto scritto. Vero, ma non sarebbe stato più normale accompagnare la decisione con un comunicato stampa e servirsi dei mezzi di informazione locali? Aggiungendo anche i social. Invece nessun comunicato e nessuna comunicazione. Peccato, alcuni quando fanno bene non riescono neppure a comunicarlo e si complicano la vita e la complicano anche a noi.

Gaspare De Blasi

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Tags: Poste Italiane