Abbiamo assistito in questi giorni ad un balletto di posizioni sulla questione che chiameremo dei “vaccini”. Naturalmente noi non abbiamo alcuna competenza in materia e quindi non ci schiereremo. Comprendiamo il diritto ad una salute migliore che secondo gli esperti passa anche attraverso la vaccinazione dei più piccoli. Comprendiamo, anche se dall’altra parte ci dicono che sono sicuri, chi ha paura di farmaci contenenti controindicazioni pericolose. Non comprendiamo l’atteggiamento del ministro Beatrice Lorenzin, che per schierarsi da una parte, quelle dei vaccini, assume i soliti atteggiamenti che le riconosciamo. Per tutti, la campagna inutile e offensiva in cui invitata le donne a fare figli. (A quando la campagna in cui si invitano le italiane fare meglio il bucato o a preparare, prima dell’inizio della partita, la cena ai propri uomini?). I figli non vaccinati potrebbero secondo la legge non essere ammessi scuola, in barba al principio dell’obbligo dell’istruzione che lo Stato deve assicurare ai cittadini. La gaffe legislativa più pesante è però quella relativa alla pena per i genitori che non vaccinano i figli. È previsto che si possa arrivare a togliere loro la patria potestà. Niente puntura niente figli, avrà pensato la Lorenzin. Abbiamo semplificato e di molto ma tuttavia riconosciamo alla ministra una cocciutaggine nel perseguire atteggiamenti sbagliati che ci fa rimpiangere certi ministri della prima repubblica che rubavano e almeno si capiva il perché. Ma non contenta la nostra ha preso un provvedimento, questo già in vigore, sul controllo delle nascite. Ha tolto dalla fascia A (farmaci prescrivibili gratuitamente) gli anticoncezionali orali, trasferendoli nella fascia C (a pagamento totale).Una manovra che, secondo alcuni rappresentanti dei medici di base sta determinando una diminuzione nel numero delle pazienti che si fanno prescrivere il farmaco e che potrebbe determinare un aumento delle interruzioni volontarie delle gravidanze. In pratica, in alcuni contesti disagiati dal punto di vista socio-economico, si toglie la possibilità ai medici di fare informazione e prevenzione, impedendo una contraccezione consapevole a chi non può permettersi di pagare di tasca propria. Intervistata sull’argomento Beatrice Lorenzin ha detto che è stata presa questa decisione per evitare, “… un orientamento prescrittivo verso i farmaci rimborsabili non del tutto appropriato”. Noi non abbiamo capito bene. Quindi più vaccini perché ci attendiamo, senza pillola anticoncezionale, più bambini? Questo, ma soltanto questo ci pare di averlo, ma i nostri lettori che avranno compreso certamente meglio, si comporteranno di conseguenza (nelle urne?).