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“Mare Monstrum”: ieri l’interrogatorio di Morace, domani tocca a Fazio. Indagato anche Franza

Proseguono senza sosta gli interrogatori degli arrestati nell’ambito dell’inchiesta “Mare Monstrum” che ha portato in carcere, tra gli altri, l’armatore Ettore Morace. Dopo l’interrogatorio di garanzia di Morace, sentito ieri per oltre quattro ore, oggi il gip Marco Gaeta ascolterà il funzionario regionale Giuseppe Montalto, che si trova agli arresti domiciliari. Anche Montalto è accusato di corruzione. Domani mattina sarà, invece, il turno del candidato sindaco di Trapani e deputato regionale Girolamo Fazio. Ieri Morace, rispondendo alle domande del gip e dei pm Francesco Gualtieri e Luca Battinieri, ha respinto tutte le accuse, negando di avere mai esercitato pressioni per ottenere favori da politici.

“Morace ha risposto a tutte le domande fornendo la sua versione sui fatti. Siamo soddisfatti”, ha detto il legale del titolare della compagnia di aliscafi Liberty Lines, Giovanni Di Benedetto. Il penalista deciderà nei prossimi giorni se chiedere la scarcerazione del suo assistito al gip o ricorrere al tribunale del Riesame.

Nel frattempo è emerso che tra gli indagati c’è anche il nome di Vincenzo Franza, assieme al presidente della società Navigazione generale italiana spa Giuseppe La Cava, per concorso in corruzione. Si tratta di un filone di indagine che per competenza, è stato inviato alla Procura di Messina. La Cava avrebbe incaricato il sottufficiale dei carabinieri Orazio Gisabella, di fare un’attività di dossieraggio a danno di Morace. Lo stesso Gisabella, che in cambio ha ottenuto l’assunzione della figlia alla Caronte Tourist dei Franza, è stato prima al Ros dei carabinieri, poi al Nucleo Tutela Patrimonio Artistico. Il dossier doveva arrivare, tramite esposti anonimi, alle Procure di Perugia e Palermo.
Secondo gli inquirenti, La Cava e Franza avrebbero cercato di danneggiare Morace, temendo un rafforzamento della sua leadership nel settore.

Risulta indagato anche l’ex magistrato (oggi in pensione) Raffaele De Lipsis, ex presidente del Cga originario di Erice, destinatario di un decreto di perquisizione. Nelle intenzioni di Fazio, De Lipsis avrebbe dovuto caldeggiare le ragioni della compagnia di Morace al nuovo presidente del Cga Claudio Zucchelli, dopo la sentenza del Tar che si riteneva penalizzante per gli interessi dell’armatore.

redazione

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