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Sullo scioglimento di Marsala Schola i gruppi consiliari decidono di non decidere

Con un ordine del giorno di ben 88 punti, il presidente del Consiglio comunale di Marsala ha convocato una sessione di riunioni del Massimo Consesso Civico. Gli incontri sono previsti per mercoledì 17 Maggio 2017, martedì 23 Maggio e Giovedì 25 Maggio. Tutti alle ore 16.30. Al primo punto utile è prevista l’ “…approvazione del programma di incarichi di studio, di ricerca e di consulenza a soggetti estranei all’Amministrazione”. Al numero due “…Approvazione Nuovo Regolamento della Biblioteca Comunale Salvatore Struppa”.

Subito dopo i consiglieri esamineranno quello che politicamente è definito l’argomento per eccellenza, ovvero lo “Scioglimento dell’Istituzione Scolastica “Marsala Schola” e reinternalizzazione dei servizi”. Da anni il Consiglio comunale è chiamato a tentare di fare tornare in house il servizio che si occupa delle scuole marsalesi. E’ stato un terreno di scontro politico già dai tempi dell’amministrazione guidata da Renzo Carini. Allora il salvataggio dell’Istituzione da parte del Consiglio comunale portò alla “rottura” politica tra lo stesso Carini e Giulia Adamo, che lo aveva sostenuto in campagna elettorale. Oggi, anche a giudicare dagli atteggiamenti dei gruppi consiliari, sembra che il risultato dell’aula non potrà non avere ripercussioni politiche. Nel campo della maggioranza permane ancora un clima di incertezza.

“Nei prossimi giorni, prima della seduta d’Aula faremo una riunione del gruppo –, ci ha detto Antonio Vinci -. Non abbiamo una posizione ufficiale e anche al nostro interno permangono delle diversità d’opinione. L’augurio che posso fare è quello che il Pd arrivi alle seduta con una decisione unanime”. Questa la posizione del capogruppo dei democratici. Appare strano che non ci sia una decisione sullo scioglimento di Marsala Schola. E’ opportuno ricordare che più di metà della giunta comunale è composta da iscritti al Partito democratico, lo stesso sindaco è aderente al partito di Renzi e nel suo programma elettorale aveva inserito lo scioglimento dell’Istituzione. Ora Alberto Di Girolamo, magari con un po’ di ritardo, è conseguenziale all’impegno preso con gli elettori. Chi si è candidato al suo sostegno ha sposato il programma? E a maggior ragione lo hanno fatto quelli della lista del suo partito?

“Parlo a titolo personale – ci ha detto il capogruppo socialista Arturo Galfano, altro partito che ha sostenuto il sindaco in campagna elettorale -. Io sono favorevole allo scioglimento dell’Istituzione. Tuttavia discuterò con i componenti del gruppo e vedremo di arrivare ad una sintesi comune”. Quindi anche all’interno del Psi permane ancora una certa differenza di posizioni.

“Stiamo valutando assieme al gruppo e al presidente Enzo Sturiano che ne fa parte, la posizione da assumere – ci ha detto la consigliera Ingrassia che dirige il gruppo consiliare dei Democratici per Marsala -”. La stessa Ginetta Ingrassia ha affermato che la Commissione Pubblica Istruzione di Palazzo VII Aprile, da lei presieduta, dopo avere ascoltato in audizione i pareri dei dirigenti circa l’eventuale prospettiva che si prepara qualora l’Istituzione venisse sciolta, non ha preso una decisione di proposta di voto da presentare all’aula.

Dall’opposizione, il presidente della commissione Affari Generali, Ivan Gerardi, ci racconta che analoga decisione ha preso la commissione da lui presieduta. “Ho notato – ci ha detto l’esponente di Sicilia Futura – che dopo avere ascoltato i funzionari del comune, permanevano tra i componenti della commissione opinioni diverse. La commissione ascolterà in aula e ogni singolo consigliere voterà secondo il proprio convincimento”.

Anche il M5S, rappresentato in Aula dal consigliere Aldo Rodriquez, sta valutando il da farsi. “Assieme al meetup di Marsala – ci ha detto il portavoce in Consiglio comunale – stiamo studiando le “carte” per prendere la decisione più utile per i cittadini marsalesi”. Più articolata la posizione del gruppo dell‘Udc, da tempo dato in predicato per transitare in maggioranza (anche se loro hanno sempre smentito). “Noi stiamo valutando il da farsi – ci ha detto Flavio Coppola –. Indipendentemente dalla mia storica posizione personale, mi confronterò con i colleghi del gruppo. Chiederemo sicuramente delle spiegazioni di natura tecnica ai dirigenti del comune”. Di valutazione tra “costi e benefici” ci ha parlato il capogruppo di Futuro per Marsala. “In Aula a rispondere alle domande ci saranno anche i funzionari del comune – ha affermato Pino Milazzo -. A loro chiederemo cosa potrebbe succedere in caso di ritorno in house del servizio”. Come si vede nessuno ha posizioni nette sulla vicenda, ed è quanto meno particolare che la maggioranza non sia conseguente al programma elettorale con cui ha chiesto il voto agli elettori e che prevedeva lo scioglimento di Marsala Schola. Anche nell’opposizione, che potrebbe prendere l’assist fornito dai colleghi della maggioranza, permangono quei “se” e quei “ma” che lasciano presupporre che il voto finale sarà di natura trasversale.

Gaspare De Blasi

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Tags: Marsala Schola