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Espianto di organi al Sant’Antonio Abate. Donna di 77 anni dona reni e fegato

“Esprimo grande plauso per l’intera Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani, per il magnifico lavoro svolto nelle ultime 24 ore, al fine di consentire un ulteriore prelievo degli organi nella nostra Regione. Un grazie speciale al Commissario straordinario Giovanni Bavetta. Ringrazio il coordinatore locale Antonio Cacciapuoti e tutti i colleghi dell’Azienda sanitaria di Trapani per la tenacia con cui hanno portato a termine questo prelievo d’organi. Un ringraziamento particolare alla famiglia della donatrice per la loro estrema generosità e sensibilità”. Lo ha dichiarato la dottoressa Bruna Piazza, Coordinatore del Centro Regionale Trapianti della Sicilia, appresa la notizia del prelievo di organi avvenuto ieri mattina all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani.

La donatrice deceduta nel reparto di rianimazione a seguito di un trauma cranico, aveva 77 anni e ha donato i reni e il fegato. Ad autorizzare il prelievo sono stati i figli della signora che grazie al loro gesto d’amore hanno dato la possibilità ad altre persone di potere avere una vita migliore.

Il tutto è stato possibile grazie alla collaborazione tra l’ufficio coordinamento per la donazione e prelievi d’organo dell’ASP, guidato da Antonio Cacciapuoti con il contributo di Ivan Paesano, la direzione ospedaliera e l’ISMETT di Palermo.

«Non ho dubbi sulla capacità della Rete Trapiantologica siciliana – ha dichiarato l’Assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi – e la crescita in questi mesi degli interventi lo dimostra. Ma voglio sottolineare come basta una dichiarazione di volontà per potere donare organi e tessuti. Un semplice gesto in vita potrà salvare dopo la nostra morte più vite umane». Il commissario straordinario dell’Asp di Trapani Giovanni Bavetta ha aggiunto: «È con interventi come questo che con i fatti si contribuisce a incrementare la diffusione della cultura della donazione. Voglio ricordare ai nostri concittadini che è possibile rilasciare la propria dichiarazione di volontà sulla donazione presso tutti gli URP dei distretti territoriali e ospedalieri della nostra ASP».

«Dopo che abbiamo accertato la morte cerebrale – ha spiegato Antonio Cacciapuoti – abbiamo chiesto ai figli il consenso alla donazione degli organi e si sono fin da subito dimostrati molto sensibili e assolutamente favorevoli. Abbiamo attivato tutti i canali in collaborazione con il Centro Regionale Trapianti. La donazione degli organi – ha concluso il dottore Cacciapuoti – consente a tante persone che hanno insufficienza d’organo terminale che non può più essere curata con le terapie mediche di avere un ulteriore chance per continuare a vivere ed è anche un modo per dare senso alla morte. Nel caso di questa signora si sarebbe persa l’occasione per dare una possibilità ad altri di vivere e di superare una fase critica di malattia, e questo da un senso anche alla sua morte».

redazione

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