Il Museo garibaldino verrà intitolato a Giacomo e Luigi Giustolisi. Targa del Centro Studi Risorgimentali per Totò De Simone
Il pomeriggio di ieri delle Celebrazioni Garibaldine è stato caratterizzato da un intenso momento culturale. Nei locali della sala conferenze del Monumento ai Mille sono stati dapprima ricordati l’ingegnere Luigi Giustolisi e il Professor Salvatore (Totò) De Simone, pilastri del Centro Internazionale di Studi Risorgimentali e Garibaldini e successivamente si è dato vita al Convegno sul tema “Da Ginevra a Mentana: Giuseppe Garibaldi nel 1867 tra Pace e Guerra”.
Presenti i familiari di Giustolisi e De Simone è stato il professor Romano Ugolini, presidente del C.I.S.R.G., a tracciare il profilo dei due storici marsalesi e il loro determinante ruolo all’interno del Centro Studi stesso. Sia Giustolisi, uno dei fondatori del centro e del Museo, sia De Simone, infaticabile segretario per tanti anni, si sono davvero spesi perché esso crescesse in maniera esponenziale e acquistasse prestigio a livello internazionale. Al termine del ricordo di Giustolisi e De Simone, in cui è intervenuta anche l’Assessore alle politiche culturali Clara Ruggieri, una importante notizia è stata comunicata dal Sindaco Alberto Di Girolamo.
Il museo garibaldino “Giacomo Giustolisi”, non appena concluso l’iter di legge già avviato, verrà cointestato a Giacomo e Luigi Giustolisi (padre e figlio) che hanno contribuito con le loro donazioni alla creazione di questa importante struttura culturale. E nel ringraziare Amministrazione e Centro, la famiglia Giustolisi, per voce della figlia Anna, ha preannunciato la donazione di ulteriori trecento volumi su Garibaldi e sul risorgimento alla Biblioteca comunale. Nella stessa occasione è stata anche consegnata alla famiglia De Simone una targa ricordo in memoria del loro congiunto. Poi il convegno con gli interventi, oltre che di Ugolini, anche della professoressa Cristina Vernizzi, componente del Centro Studi, del professor Aldo Mola, del Centro Europeo “Giovanni Giolitti” e di Stefania Magliani dell’Università di Perugia.