Francesco Zichitella, 36 anni, presidente uscente del Consiglio comunale di Petrosino, traccia in una intervista concessa alla nostra testata, il bilancio di 5 anni di attività.
Cominciamo dall’ultimo, cioè da ieri sera. Erano all’ordine del giorno le delibere relative alle convenzioni che il Consiglio comunale di Marsala ha appena approvato.
Sono atti, che stabiliscono, in alcuni settori della vita pubblica, una rapporto di collaborazione che attendeva da decenni di essere regolamentato. Del resto le delibere erano state “preparate dal comune di Petrosino e poi trasmesse per l’apposita competenza al comune di Marsala.
Ci stiamo avviando alla conclusione del mandato. Che opinione si è fatto dell’esperienza appena conclusa?
Sicuramente positiva. Se riavvolgo il nastro del tempo indietro di cinque anni, faccio fatica a credere che senza avere mai avuto alcuna esperienza diretta si sia potuto fare tanta strada. Prima della scorsa campagna elettorale, con un gruppo di amici avevamo deciso di impegnarci in prima persona per dare una mano all’attività amministrativa della nostra cittadina. Abbiamo incontrato tutti i candidati alla carica di sindaco e poi abbiamo scelto, e secondo me abbiamo fatto bene, Gaspare Giacalone, che poi è risultato eletto.
E con lui anche lei ha avuto un egregio risultato.
Abbiamo partecipato, come spettatori, alle riunioni della scorsa consiliatura. Il clima di scontro e di polemiche ci ha fatto pensare che anche l’attività amministrativa del Consiglio comunale aveva bisogno di una svolta. I miei amici hanno deciso che il candidato al ruolo di consigliere dovevo essere io.
Che poi è risultato il primo degli eletti.
Esattamente. Poi l’aula alla prima votazione mi ha eletto alla carica di presidente.
I suoi primi provvedimenti?
Alla luce di quello a cui avevo assistito come semplice cittadino, mi sono adoperato perché venisse ristabilito il rispetto verso le istituzioni. Niente ritardi biblici per l’inizio delle riunioni come avveniva prima. Dibattiti anche duri tra la minoranza e l’opposizione, ma sempre contenuti e nel rispetto del luogo.
A proposito, come sono stati i suoi rapporti con la minoranza?
Ho cercato subito il dialogo con chi non mi aveva votato e con chi in campagna elettorale sosteneva altri candidati diversi dal sindaco eletto. Dopo una prima breve fase di incomprensioni, si è stabilito un normale rispetto dei ruoli che tutti rivestiamo e che sono indirizzati verso la risoluzione dei problemi dei petrosileni. Oggi posso dire che in Consiglio comunale il clima che lascio è di assoluta serenità.
Che giudizio dà dell’amministrazione Giacalone?
E’ chiaro che io sono di parte. Ma i risultati ottenuti sono sotto gli occhi di tutti. Poi però ho sempre guardato al mio ruolo super partes che mi ha fatto vedere le cose con il distacco dovuto al presidente che ha l’obbligo istituzionale di rappresentare tutto il Consiglio.
Esperienza questa che si conclude e che vorrebbe ripetere?
Intanto occorre che venga rieletto alla carica di Consigliere.
Si prepara a ricandidarsi?
Si, sarò della partita a sostegno della candidatura a sindaco di Gaspare Giacalone. Poi se dovessi essere rieletto, il mio ruolo all’interno del Consiglio comunale lo decideranno i consiglieri. Certo non escludo una possibile mia ricandidatura alla carica di presidente del Massimo Consesso Civico petrosileno.