Trapani: tornano i cassonetti nelle aree della differenziata porta a porta. Era iniziato male ed è finito anche peggio, “l’esperimento” della raccolta differenziata porta a porta in alcune zone di Trapani, avviato dall’Amministrazione in collaborazione con la Trapani Servizi dopo i provvedimenti regionali che di fatto obbligavano i comuni a raggiungere le soglie di differenziata degli standard europei. Alla scadenza dei giorni di prova per la raccolta differenziata nelle zone di via Fardella, via Virgilio e Piazza Martiri D’Ungheria, ritornano pochi e sparuti cassonetti dell’indifferenziata, già stracolmi di spazzatura. Rifiuti che per il momento si aggiungono a quelli ancora riversi sulle strade e nelle aiuole dal momento che nessuno si è degnato di avvisare ufficialmente i cittadini di questo ulteriore cambiamento.
“Il sistema di raccolta differenziata porta a porta è stato avviato in maniera non adeguata per i mezzi e il personale e ben presto si arriverà al capolinea senza possibilità di tornare indietro – aveva detto Enzo Catalano, del sindacato autonomo Usae – I lavoratori sono ormai esausti di affrontare turni notturni estenuanti e stressanti e con mezzi in condizioni sempre più precarie”. Alla grave carenza di personale e mezzi per un servizio così complesso, si era aggiunto anche lo stato di forte sofferenza economica della società Trapani Servizi – in attesa di pagamenti da parte delle istituzioni – e il costo elevato del servizio di raccolta differenziata, circa 22 mila euro al mese. Divenuto insostenibile per il comune di Trapani, già sofferente di un buco di bilancio di 4 milioni di euro dovuto, fra l’altro, anche alla mancata approvazione da parte del consiglio comunale delle nuove tariffe Tari e dalla mancata riduzione delle agevolazioni fiscali esistenti per chi conferisce direttamente nell’isola ecologica.