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Presentata a Trapani la nuova rete ospedaliera. Nei prossimi giorni un incontro anche a Marsala

Inizia la fase di presentazione al territorio della nuova rete ospedaliera varata dal governo regionale. Il primo appuntamento si è tenuto a Trapani con la Conferenza dei sindaci del territorio, alla presenza del commissario straordinario dell’Asp Giovanni Bavetta e dell’assessore Baldo Gucciardi. Nel corso della conferenza sono intervenuti il sindaco di Trapani, Vito Damiano, di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi e di Castelvetrano, Felice Errante, che hanno espresso apprezzamento per l’adozione della nuova rete. Non ha partecipato alla conferenza dei sindaci per precedenti impegni il primo cittadino lilybetano Alberto Di Girolamo. “Nei prossimi giorni, comunque – annuncia il sindaco – verrà fatta una presentazione della nuova rete ospedaliera anche a Marsala”. Di Girolamo si definisce complessivamente soddisfatto della riforma attuata: “Abbiamo più cose rispetto al passato. Spero che si corra per recuperare il tempo perduto. Quanto previsto mi soddisfa: mettere in funzione l’oncologia è una grande vittoria, era assurdo che si andasse a Trapani o Palermo per la chemioterapia. Importante anche il potenziamento del Pronto Soccorso, dei reparti e della lungodegenza. Poi vediamo se riusciamo a strappare qualche altra cosa”.

“E’ stata disegnata in modo certosino una rete ospedaliera che si configura come un’applicazione rivoluzionaria – afferma Bavetta -. Ci permetterà di superare le doglianze profilatesi nel tempo sulle carenze di personale e disegnare nuove figure professionali all’interno dei nostri ospedali, che consentirà di pianificare i livelli di assistenza e che, nel delineare minuziosamente i compiti degli ospedali, scongiura il rischio che questi si occupino di competenze demandate alla rete territoriale, circostanza, spesso verificatasi a cui si ovvia con la nuova rete. Affinché questo risultato sia concretamente realizzato risultano imprescindibili sia la partecipazione di tutti i soggetti pubblici interessati, sia la condivisione del cittadino, perché l’obiettivo comune da porsi è dare un’offerta sanitaria modellata sulle reali esigenze dei cittadini-utenti. Questa rete infine, offre elementi di offerta sanitaria di altissimo livello, come ad esempio la previsione della neurochirurgia a Trapani,  che insieme a chirurgia toracica e vascolare ne fanno il centro più appropriato per ictus e politrauma”. “La riorganizzazione degli ospedali della provincia – ha detto nel suo intervento Gucciardi – ha condotto,  utilizzando canoni e criteri moderni,  ad una rete ideata come un unico grande ospedale. Si tratta – ha sottolineato l’assessore – di una rete fondata su un nuovo modello organizzativo, che segna il superamento dell’errato ed obsoleto concetto dell’ospedale sotto casa, realizzando una nuova sanità concepita sulla complessità della patologia e sull’intensità di cura, che applica in senso compiuto l’art. 32 della nostra Costituzione. Il diritto alla vita ed alla salute infatti non è stato uguale per tutte le regioni e per tutte le aree di una stessa regione. Oggi, invece, attraverso un nuovo modello che progetta gli ospedali sulla Rete dell’emergenza-urgenza, si riconosce ad ogni cittadino lo stesso diritto alla salute ed alla vita,  perché questo modello non privilegia più l’ospedale più vicino, se questo non è attrezzato per l’intensità di cura che si profila necessaria. Per realizzare quel grande ospedale che è la nostra rete, non sono stati tagliati né reparti né discipline, ma sono state razionalizzate le funzioni: un tipico esempio è costituito dall’ospedale di Trapani, ove era inconcepibile – stante la presenza di una chirurgia toracica, di una chirurgia vascolare e di una neurochirurgia – che vi fossero solo tre posti di terapia intensiva, che, infatti, nella nuova rete ospedaliera sono stati elevati  a 16. Perché nella nuova concezione degli ospedali le terapie intensive sono assolutamente necessarie. Servono sempre meno posti di degenza e più posti che gestiscano le emergenze. Con l’UTIC ad esempio, che è a Trapani, e formalmente istituita a Castelvetrano, ma è presente anche a Mazara, perché i soggetti infartuati, stabilizzati in emodinamica a Trapani o a Sciacca, devono avere poi la possibilità di rientrare. Le oncologie mancavano in Sicilia e ora sono previste praticamente in tutti gli ospedali, perché è necessario che queste terapie possano farsi ovunque, senza più sacrifici per i pazienti”.

L’assessore ha dato poi alcuni dati sulla rete. “Vi era in provincia una carenza di posti letto. Erano 640 i posti attivi: ora passiamo a 919, una dotazione che rende giustizia a questo territorio, nessun privilegio. Sono previste due Radioterapie, come unità dipartimentali senza posti letto, a Mazara del Vallo e a Trapani. Dermatologia a Trapani è struttura di riferimento regionale per il melanoma, così come la Stroke unit è uno dei sette centri regionali per l’ictus. A Salemi si istituisce la geriatria, che è una disciplina per acuti. La Psichiatria è sia ad Alcamo che a Mazara, ciascuna con 15 posti letto. Marsala ha una grande tradizione per quanto riguarda la diabetologia che è stata scorporata e resa autonoma. Ad Alcamo deve essere istituita l’ortopedia. I centri trauma di zona sono a Trapani e Marsala e il nostro hub è Villa Sofia, che ha un importante trauma center. Adesso – ha aggiunto – riempiamo i reparti di personale e di operatori, per farli lavorare con più serenità”.

Circa la questione ambulanze, Gucciardi spiega che “erano state contate solo le MSA (Mezzi soccorso avanzato) perchè l’emergenza-urgenza territoriale del 118 non fa parta della rete ospedaliera, ma è una rete a parte, sulla cui progettazione si sta lavorando in assessorato. E’ certo però che nessuna delle 251 ambulanze presenti in Sicilia sarà soppressa”.

redazione

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Tags: rete ospedaliera