Rapina ad una tabaccheria, scarcerato il marsalese arrestato. Per il gip prove insufficienti
“Sarebbe bastato che la Polizia, essendo presente anche con la sua squadra Scientifica, avesse paragonato il dna del mio cliente con quello della felpa ritrovata”. E’ quanto ci ha detto l’avvocato Sebastiano Genna, in merito alla avvenuta scarcerazione di Gaspare Parrinello, accusato di essere l’autore della rapina a mano armata ai danni di una tabaccheria di contrada San Silvestro. Il giovedì della scorsa settimana, il negozio di Tabacchi era stato oggetto di una rapina che aveva fruttato al ladro circa 3mila euro in contanti ed una serie di tagliandi di gratta e vinci per un ammontare stimato intorno a 500 euro.
Il malvivente era stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza. Da queste appariva come un uomo col volto travisato con addosso una felpa rossa, pantaloni scuri e scarpe da ginnastica grigie. Subito allertata la Polizia ritrovava, dopo aver visionato i filmati, una felpa rossa ed una manica di maglietta nera nei pressi dell’ex laboratorio di falegnameria della famiglia del Parrinello, il quale veniva rintracciato ed arrestato.
“Appare davvero incredibile – continua l’avvocato Genna – che un uomo dopo aver realizzato un atto del genere, possa spogliarsi e buttare via la felpa in un luogo facilmente riconducibile a sè stesso”. Inoltre ci racconta il legale, che il Parrinello è imparentato con il titolare della tabaccheria, che a suo avviso avrebbe potuto riconoscerlo facilmente. Il gip Riccardo Alcamo, pur convalidando l’arresto, ha rimesso in libertà Gaspare Parrinello in quanto ha ritenuto insufficienti gli elementi forniti dalla polizia a sostegno del provvedimento restrittivo.