Quando si usano termini che in qualche modo fanno riferimento ad una tradizione religiosa, si avverte un senso di imbarazzo. Almeno noi, e scusate se ci citiamo, lo avvertiamo. Forse il termine più esatto per descrivere il sentimento dei cristiani in questi tempi di Pasqua, è Resurrezione. Lo stesso temine, naturalmente con la “r” minuscola, può essere usato per affrontare un tema di scottante attualità: cosa occorre per il nostro Paese. Noi non abbiamo da proporre alcun rimedio concreto. Sarebbe troppo semplice, una bacchetta magica e voilà, tutto risolto. Ma abbiamo la testa che, come si usa dire dalle nostre parti, ancora ci accompagna (anche se non tutti tra quanti ci conoscono ne sono convinti…) e riusciamo ad individuare la melma in cui li Paese è precipitato e dalla quale dovrebbe risorgere. Conosciamo sempre più famiglie che non sanno cosa fare per “mettere la classica pentola” e i figli degli altri, quelli che ancora mangiano, per tentare di risorgere sono costretti a cercare fortuna all’estero. E’ Pasqua e qualcuno ha azzardato la classica gita. Tra i pochi che conosciamo, quasi tutti non nascondevano la preoccupazione di dovere fare scalo in aeroporto che si può trasformare in bersaglio della criminalità terroristica in qualsiasi momento (perché non siete rimasti a casa allora? Ma questo è qualunquismo. Dovremmo risorgere da una classe politica che non è soltanto ladra (piove governo ladro, non l’abbiamo inventato noi, viene da tempi lontani…) ma anche sempre più incapace. Nei prossimi mesi si voterà quasi su tutto, chissà se risorgeremo. Burocrati incapaci addizionati a politici incompetenti hanno fatto precipitare la nostra Regione agli ultimi posti… per tutto, tranne che per tangenti e ignoranza, in quelli non ci batte nessuno. Dato che è Pasqua, e dovremmo essere tutti più buoni (ma non era a Natale?), citeremo le cose positive. Vediamo: i trasporti? No, quelli no. Le strade fanno schifo e i collegamenti interni pure. Le scuole? No, malgrado o per colpa della buona scuola, gli ambienti in cui i nostri figli si recano ogni giorno, sono tra i peggiori del Paese. La sanità?………….Ci siamo fermati nello scrivere. Decidete voi, magari se avete avuto la sfortuna di recarvi in un pronto soccorso siciliano di recente. Il sole e il buon cibo? Ecco ci abbiamo azzeccato. E dato che le previsioni meteo annunciano bel tempo, e ci aspetta il pranzo di Pasqua, siamo a posto. Una chiosa, ci associamo con quanti sostengono la campagna di non mangiare agnellini nelle feste (la compagnia di Silvio Berlusconi ci imbarazza, ma non si può avere tutto nella vita…). Ah, dimenticavamo, se avete la possibilità e la voglia, il giorno dopo è Pasquetta, giorno in cui si arrostisce. Noi tifiamo per i carciofi, ma voi, naturalmente fate come volete. Attenti a non scottarvi. Tanto prima o poi risorgeremo.