Nei giorni scorsi i carabinieri della stazione di Mazara del Vallo, guidati dal Luogotenente Giaramita, unitamente ai Carabinieri del Nucleo operativo ecologico hanno eseguito un controllo in un capannone in contrada Bianca Giangreco. L’attività condotta permetteva di scoprire come all’interno dell’immobile si svolgesse da tempo una presunta attività illecita di smaltimento e lavorazione di rifiuti cosiddetti Raee (rifiuti da apparecchi elettronici ed elettrici) provenienti essenzialmente dalla lavorazione materiale di vario genere, tra cui computer e cavi elettrici. All’interno della struttura, sono stati infatti rinvenuti impianti di triturazione e forni presumibilmente utilizzati proprio per la combustione dei rifiuti. Ulteriori verifiche fatte, con il contributo del personale Enel hanno permesso di rinvenire, in seguito di una minuziosa ricerca, anche un allaccio abusivo alla rete elettrica che garantiva l’alimentazione agli impianti.
Gli ulteriori approfondimenti hanno chiarito come in quella struttura si esercitasse di fatto un’attività di gestione di rifiuti non autorizzata oltre al furto di energia elettrica.L’intero capannone in questione è stato sottoposto al vincolo del sequestro e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente per la successiva convalida con il susseguente arresto del quarantenne marsalese Carlo Chirco. Nella stessa giornata, invece, i militari della stazione Carabinieri di Campobello di Mazara, nell’ambito di servizi straordinari di controllo del territorio hanno deferito all’Autorità Giudiziaria di Marsala per detenzione ai fini di spaccio A.G. 40 enne, trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo marijuana del peso di diverse decine di grammi.