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Marsala premiata per la differenziata. Riconoscimenti anche per Pantelleria, Alcamo, Calatafimi, Gibellina e Custonaci

Come annunciato nei giorni scorsi, la città di Marsala è stata premiata per la percentuale di raccolta differenziata raggiunta, nel corso di un evento tenutosi alle “Ciminiere” di Catania. Un’iniziativa voluta dalla Regione per gratificare le comunità che hanno raggiunto i migliori risultati sul fronte della raccolta dei rifiuti. In quest’ottica, sono state premiate 105 amministrazioni comunali. Per quanto concerne il trapanese, fanno parte di quest’elenco Pantelleria (che ha raggiunto il dato migliore della provincia nell’ultimo trimestre del 2016, superando il 65% di differenziata), Marsala, Alcamo, Calatafimi Segesta e Gibellina (che sono andate oltre il 50% nello stesso periodo) e Custonaci (che ha superato il 50% in un mese dell’ultimo trimestre 2016).

Nel corso dell’iniziativa, il dirigente regionale Salvo Cocina si è soffermato in particolare sul dato raggiunto da Marsala, quinta città della Sicilia con i suoi 83 mila abitanti, considerata un esempio virtuoso rispetto ai capoluoghi e ai principali centri regionali, dove la situazione è spesso disastrosa.

La mappa dei Comuni siciliani virtuosi nella raccolta differenziata

“Siamo certamente orgogliosi di questo risultato – sottolinea il sindaco Alberto Di Girolamo. Il riconoscimento che ci è stato conferito ieri a Catania premia gli sforzi di questa Amministrazione per la differenziazione dei rifiuti. Tutto questo però non ci soddisfa. Vogliamo ancor più crescere e contiamo nei prossimi mesi di riuscire a raggiungere quota 65%. A tal riguardo ci appelliamo anche al buon senso e alla collaborazione dei cittadini”.

A ricevere il premio per conto della giunta è stato il vicesindaco Agostino Licari, titolare della delega all’Ambiente.

“Da quando si è insediata l’Amministrazione Di Girolamo la differenziata è sempre più aumentata fino a raggiungere il traguardo per cui ieri siamo stati premiati a Catania – precisa Licari. La mia personale ambizione è quella di raggiungere una percentuale del 75-80% prima della fine del mandato con conseguenti risparmi per la cittadinanza sulla relativa tassa”.

“Quelli che abbiamo sono dati oggettivi, Catania, Palermo e Messina sono al 10 per cento e purtroppo non vediamo prospettive di crescita – precisa il dirigente regionale Salvo Cocina -. Non assistiamo cioè a quello che abbiamo notato nei comuni più piccoli dove si è registrato un incremento rapidissimo. Va detto però che ci sono i casi di Marsala e Gela, quinta e sesta città della Sicilia per popolazione, che oggi superano il 50 per cento. Auspichiamo che anche i grandi centri possano cambiare pagina”.

redazione

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