“Italia in my way, when painting meets music”, ovvero “quando la pittura incontra la musica”. E’ questo il titolo, particolarmente evocativo, della mostra del giovane artista marsalese, Fabio Ingrassia, ospitata fino a domani, presso la Futurama 1637 SW 8th Street di Miami. Una rassegna che ha ottenuto un gran successo di pubblico fin dal giorno della sua inaugurazione, il 24 marzo.
Un viaggio attraverso quindici dipinti, che emozionano il visitatore colpendo contemporaneamente il senso della vista e quello dell’udito. Scaricando un’app con il proprio smartphone, ognuno può ascoltare la canzone abbinata all’opera che sta osservando.
“Ho cercato di unire le mie due passioni: la pittura e la musica – spiega Fabio Ingrassia – perché credo che qualsiasi opera possa essere vista ma anche ascoltata. Nei miei dipinti è protagonista l’Italia, ma un’Italia ‘vista a modo mio’, attraverso i miei occhi, con la sua arte, la sua cultura e le sue tradizioni. Fin dall’apertura della mostra ho trovato un gran numero di persone che hanno condiviso il mio modo di intendere l’arte e di rappresentare l’Italia, in tutta la sua bellezza ma anche nei sui aspetti meno belli – continua l’artista marsalese – Domani sera, a Miami, farò il mio primo spettacolo teatrale. L’obiettivo è di offrire un’idea diversa del nostro Paese. Quando mi chiedono ‘Where are you from?’ e rispondo ‘I’m from Sicily’, tutti pensano immediatamente alla Mafia e collegano la nostra terra all’immagine che viene data nel film ‘Il Padrino’. Con il mio spettacolo vorrei far capire che la Sicilia è anche altro. Basta ricordare i nomi di personaggi come Falcone e Borsellino o Peppino Impastato e Padre Pino Puglisi”.
Dopo il successo riscosso in questi giorni in Florida, Fabio Ingrassia auspica di poter provare le stesse emozioni nella sua città natale.
“E’ uno dei miei obiettivi. E’ tutto un work in progress, stiamo lavorando per realizzare una mostra simile anche a Marsala. Mi piacerebbe che il messaggio trasmesso attraverso il mio spettacolo possa arrivare a tanta gente, non solo qui in America, ma anche in Italia, iniziando proprio dalla Sicilia e dalla mia città”.