A Trapani il Mafia tour
Un piccolo risultato il nostro articolo l’ha ottenuto: il Mafia Tour, promosso dall’operatore turistico Easy Trapani adesso è diventato anche “Antimafia Tour”. Così, improvvisamente, dopo l’articolo pubblicato ieri su itacanotizie.it e la notizia ripresa da altre importanti testate e agenzie di informazione, le parole nel testo della descrizione del “Mafia Tour” sul sito di Easy Trapani sono decisamente mutate.
Adesso si chiama “Mafia Tour = Antimafia Tour” e la promessa di una immersione “nel mondo affascinante della mafia siciliana” è diventata quella di una immersione “nel mondo drammatico della mafia siciliana” .
“… saremo a Corleone presso il CIDMA – promette adesso Easy Trapani – decisamente interessante per la comprensione dell’ANTIMAFIA, e per la rimozione di tanti stereotipi nell’immaginario collettivo di un visitatore della Sicilia e che della mafia potrebbe conoscere solo i fuorvianti film della triologia ‘il padrino'”.
Peccato però che permangono ancora le foto di merchandising legato proprio alla figura de “Il Padrino”. Un turista con in mano un coltellaccio è in posa con il grembiule de “Il Padrino” nelle immagini descrittive del mafia Tour. Insomma, un tour per la rimozione degli stereotipi e la promozione degli stessi.
Infine Easy Trapani tende a specificare che: “Si sente il dovere di informare e ricercare la verità, far sapere a chi visita la Sicilia, che cosa e’ effettivamente la Mafia e perché anche il Mafia tour e’ una azione CONTRO la mafia”.
Certo, gli organizzatori, si affretteranno sicuramente a modificare il testo in inglese del video promo dell’iniziativa che, segnalano alcuni, ritrae immagini di una sparatoria tratte niente di meno che da una scena della fiction de “Il commissario Maltese”, girata proprio a Trapani lo scorso anno. Infatti su youtube permane una descrizione che parla ancora di una immersione nel mondo affascinante della Mafia.
Ma il problema non è semplicemente linguistico, è piuttosto di contenuto. Bisogna capire se, chi organizza questi tour ha adeguate licenze e preparazione per farlo e se, come dice lo stesso coordinatore provinciale di Libera Salvatore Inguì non si continui, nella pratica, ad alimentare il mito della mafia. “Non vorrei, a questo punto – aveva detto in un’intervista rilasciata alla nostra testata il coordinatore provinciale di Libera – che fossimo di fronte a un altro tentativo di mercificazione del fenomeno mafioso, come quello della panineria che nel menù aveva inserito i panini con i nomi delle vittime di mafia. Sicuramente, la presentazione non promette bene”.
(La descrizione del tour fino a ieri, 22 marzo 2017)
(La descrizione del tour oggi, 23 marzo 2017)