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Televisione vs Web

Televisione vs Web. Una partita davvero combattuta ma che forse ha un vincitore. Nei giorni scorsi molto clamore ha destato la vicenda del programma di Rai Uno, “Parliamone sabato” condotto da Paola Perego. Nel corso della trasmissione, è partito il sondaggio del “secolo”: “Motivi per scegliere una fidanzata dell’est”. Pare, secondo gli autori del programma, che si dia per scontato che gli italiani abbiano abbandonato le curve mediterranee per un’altra tipologia di donna che ha determinati requisiti. Tra questi, fisico in gran recupero nel post maternità, sexy, obbedienti o meglio geishe, non appiccicose e brave domestiche. Insomma, la donna dell’est viene scelta, secondo il sondaggio, in quanto sottomessa.

Il programma, peraltro condotto da una donna, ha veicolato un messaggio davvero umiliante, non solo per le donne dell’est europeo, ma per tutte le donne e anche per gli uomini stessi. Quegli uomini che non trattano la donna come zerbino, come un padre padrone, che non la maltrattano, sia fisicamente che verbalmente. Dopo la vicenda, è partita sui Social una “campagna” contro il programma della Perego. Un faro sulla vicenda, molto dibattuta però. Alcuni (ed io sono di questo avviso) hanno preferito far luce sull’accaduto affinchè si prendessero dei provvedimenti; altri invece erano del parere di eclissare la notizia e di non dare tanta importanza alla questione, che tanto il tempo per scandalizzarci lo si trova sempre. Ma la “class action” avviata sul web contro il programma televisivo della più nota rete pubblica, ha senza dubbio avuto la meglio e così Mamma Rai ha deciso di chiudere “Parliamone sabato” con tanto di scuse da parte del direttore generale Antonio Campo Dall’Orto.

Lui li ha definiti, e anche giustamente, “contenuti che contraddicono la mission di servizio pubblico”. Scuse anche da parte del direttore di Rai Uno Andrea Fabiano e della Presidente Monica Maggioni. Di “Lista vergognosa” invece, ha parlato la Presidente della Camera Laura Boldrini. Nella seconda categoria, quella per così dire degli “scettici del web”, fa parte la Codacons, che ha definito la chiusura della trasmissione, come “ipocrita e insensata”. Il motivo? Perchè ci si dovrebbe scandalizzare per le donne-oggetto in copertina, piuttosto. Sì certo, su questo fronte diverse associazioni ed enti ci lavorano da anni, tant’è che si è arrivati a creare ad hoc il prototipo della modella “curvy”. Il problema a mio avviso è un altro, in questo contesto. I messaggi che veicola una trasmissione televisiva sono indubbiamente molto più potenti di una copertina di giornale. Ma altrettanto potente oggi è il mondo del web che in questo caso è stato utilizzato dagli internauti in maniera positiva. Si dovrebbe continuare così, a selezionare unicamente le notizie meritevoli e non le bufale. La partita, al girone di andata, finisce 0 a 1.

Claudia Marchetti

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Tags: TelevisioneWeb