Mobilitazione trasversale della politica siciliana per sospendere l’efficacia del Piano Paesaggistico relativamente agli ambiti 2 e 3, riguardanti la provincia di Trapani.
Questo pomeriggio, all’inizio della seduta del Consiglio comunale di Marsala, è stata preannunciata la presentazione di una mozione rivolta al governo regionale da un gruppo di deputati del territorio (Antonella Milazzo, Paolo Ruggirello, Sergio Tancredi, Nino Oddo e Giovanni Lo Sciuto), cui si sono uniti la capogruppo dei democratici all’Ars Alice Anselmo e i colleghi Valeria Sudano, Pippo Nicotra e Luca Sammartino.
Il suddetto atto vede dunque esponenti del Pd, del M5S, del Psi e di Ap (ex Ncd), d’accordo sulla necessità di “sospendere l’efficacia del D.A. n. 6683 del 29 Dicembre 2016 contenente Adozione Piano paesaggistico degli Ambiti 2 e 3, ricadenti nella provincia di Trapani” e di “procedere, ai sensi dell’art. 144 del D.Lgs. n. 42/2004, alla emanazione di un piano concertato con i portatori di interessi diffusi e condiviso con la realtà territoriale”.
Numerose le ragioni che portano i nove firmatari della mozione a chiedere il ritiro e la revisione del Piano Paesaggistico, come auspicato anche da amministratori e tecnici in queste settimane. Tra i peccati originali degli estensori, secondo i suddetti deputati regionali, ci sarebbe un problema di metodo (la mancata concertazione), ma anche di merito. In particolare si fa riferimento a una serie di errori e di passaggi considerati contraddittori rispetto ad altri provvedimenti su cui il governo regionale ha puntato in questi anni.
“La mancanza di concertazione, unitamente alla carenza di una efficace analisi degli atti emessi dalla Regione – si legge nel testo della mozione – ha portato a porre vincoli interdittivi, con la stessa applicazione delle norme di salvaguardia del PP, di importantissime opere pubbliche di rilievo regionale per le quali lo stesso assessorato regionale ai Beni Culturali aveva espresso parere favorevole nella fase di Via o nella fase di conferenza di servizi. Si fa riferimento al completamento del tratto autostradale che dall’aeroporto di Trapani-Birgi si collega con lo svincolo di Mazara del Vallo chiudendo la parte occidentale del tracciato autostradale regionale. Le attuali previsioni del PP precludono la realizzazione di una delle priorità del piano regionale dei trasporti peraltro già finanziata e di cui l’ANAS sta predisponendo la progettazione esecutiva. Analoghe considerazioni valgono per la realizzazione dell’Accordo di programma sottoscritto per la realizzazione del porto turistico di Marsala, opera del valore di 60 milioni di euro cui sono collegate opere per 28 milioni finanziate direttamente al Comune”.
Si contesta inoltre il divieto previsto dal Piano Paesaggistico su “tutte le varianti urbanistiche nelle zone a vincolo due e tre”. “Detta previsione – scrivono i firmatari della mozione – non ha senso in quanto esclude la possibilità di modificare, per esempio, importanti attrezzature pubbliche che hanno cessato di mantenere l’utilità pubblica per la destinazione originaria e che potrebbero essere riconvertite a diversa destinazione pubblica ovvero riqualificate per la vendita a privati. Diversamente il piano dovrebbe consentire le modifiche, anche con variante urbanistica, compatibili con la tutela paesaggistica”.
Oggetto di contestazione anche i vincoli boschivi posti in zone che risulterebbero “prive delle caratteristiche specifiche e con vocazioni differente”.
Si rimprovera poi agli estensori del piano paesaggistico provinciale di non fornire elementi utili, nella fascia costiera, per il recupero e la riqualificazione delle aree compromesse dalla speculazione edilizia legalizzata, ponendo piuttosto le condizioni per l’aumento del degrado.
Infine, ricordano i nove firmatari della mozione “l’adozione del Piano Paesistico ha fatto scattare le norme di salvaguardia, congelando di fatto ampie porzioni del territorio provinciale in una posizione di inedificabilità assoluta, anche le cosiddette zone edificabili (B/3)”. “Misure di salvaguardia – ricordano i nove deputati regionali – significa che, fino a quando non sarà modificato il piano paesaggistico, tutte le iniziative imprenditoriali della provincia di Trapani, soprattutto quelle turistiche, rimarranno bloccate”. Un ultimo passaggio è riservato ancora a Marsala: “l’adozione del Piano Paesistico ed in particolare nelle zone a tutela 2, che comprendendo la maggior parte del territorio marsalese, zona agricole con indice di edificabilità pari a mc.0.10/mq. e in piccola parte anche zone edificabili (B/3), non consente eventuali varianti agli strumenti urbanistici e nemmeno la realizzazione di serre agricole”.