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Il teatro come attività terapeutica nella psichiatria. Nasce il “Teatro delle Radici” alla Cittadella della Salute

Il teatro come attività terapeutica riabilitativa nel trattamento delle patologie psichiatriche. Questo l’obiettivo del “Teatro delle Radici” nato in seguito ad un protocollo d’intesa tra il “Teatro Di Fuori” Onlus e l’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, sottoscritto e sostenuto dal direttore generale dell’ASP Fabrizio De Nicola e dal presidente e direttore artistico della compagnia Turi D’Anca. L’atto ufficiale è il frutto di una reale corrispondenza d’intenti e di azioni da intraprendere tra la compagnia e il direttore del dipartimento di Salute mentale dell’ASP Giovanna Mendolia.

Questi gli impegni individuati in questa prima fase:
– la costruzione di un gruppo integrato di persone che lavori attorno ad un progetto comune, in questo caso un atelier teatrale permanente;
– la formazione e l’aggiornamento delle persone che lavorano nell’ambito del disagio psicofisico e della pedagogia con corsi, laboratori, stage e atelier in particolar modo con le tecniche del Teatro dell’oppresso e di Teatro-terapia;
– Riconsiderare/vitalizzare lo spazio interno e gli esterni della Cittadella della Salute di Trapani partendo dal suo considerevole patrimonio architettonico e ambientale con l’allestimento, il coinvolgimento di artisti, delle associazioni, dei media, la promozione di eventi ecc… Rimane fondamentale infatti l’integrazione tra la città, il fuori con il dentro, con le persone che non saranno più pazienti in un luogo, ma i coprotagonisti attivi di un percorso culturale e sociale per l’intera collettività.

“Credo molto – ha detto Fabrizio De Nicola – nello sviluppo delle percezioni artistiche dei soggetti con problemi neuropsichiatrici, e dopo aver avviato attività pittoriche, pensiamo che percorsi teatrali e musicali siano un efficace modello terapeutico per il disagio sociale e uno strumento per la riabilitazione psichiatrica, permettendo da un lato di farci entrare in contatto con il loro mondo e nel contempo possano dare loro più sicurezze”.

“Siamo partiti tempo fa – ha spiegato D’Arca – dalla conoscenza del lavoro di un vecchio amico della nostra compagnia, l’ex responsabile del Centro Diurno alla Cittadella della salute, il dott. Giorgio Geraci, che continuerà a seguirci, per forza. Abbiamo conosciuto il dott. Angelo Panzica, responsabile della Comunità terapeutico-assistita e nuovo responsabile del Centro. Con loro e con la dott.ssa Mendolia, partendo dall’esperienza che abbiamo avuto con la compagine di “Officina Coscienza” dal 2005 al 2008 a Palermo, un percorso di oltre centosettanta progetti teatrali di promozione socio-culturale, proporremo dei progetti che ottengano il massimo rendimento dalle possibilità ed esperienze emerse, restituendole come strumenti per delle azioni di creazione del benessere psico-fisico dei fruitori, di ripristino dell’armonia nei loro sistemi familiari e di accrescimento culturale del territorio ove essi vivono. Il Teatro delle Radici è un doppio auspicio – ha concluso – che nasca e che rimanga oltre noi e che sia il ritorno a una condivisione semplice, di qualsiasi performance o evento con una compartecipazione diretta tra persone”.

La scelta del nome, Teatro delle Radici, è determinato dalla prima cosa che si incontra entrando alla Cittadella della Salute di Trapani: alberi, pannelli con palazzi con nomi di alberi, palazzi tra gli alberi, radici ovunque.

Un’attività – ha aggiunto Giovanna Mendolia – che rientra nel trattamento riabilitativo dei pazienti psichiatri, non solo quelli del centro diurno semi residenziali, ma anche quelli ricoverati nella CTA, la comunità terapeutico-riabilitativa. Un percorso che permette loro di sviluppare attraverso laboratori teatrali l’attività di tipo espressiva. Esperienze inclusive attraverso le quale acquisiranno competenze che potranno permettergli di sentirsi meno isolati e integrarsi meglio nella vita”.

redazione

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