Categorie: LettereTrapani

I Liberalsocialisti per l’Italia scrivono al sindaco di Trapani sull’incuria del cimitero comunale

Egregio Sig. Sindaco,

il gesto del seppellimento indica il sentimento di un legame tra chi è morto e chi vive, un bisogno di ricordare il corpo della persona scomparsa e di ringraziarlo. Forse in tutto questo cerimoniale antichissimo albeggiava già una speranza riguardo alla morte: che questa non fosse l’ultima parola e che si potesse attendere un < oltre la morte >, un < al di là > della morte. Quindi la sepoltura, la tomba, il ricordo dei morti diventa uno dei fondamenti della cultura di un popolo, la forma originaria più diffusa di vincolo sociale che lega i viventi ai defunti e conserva il ricordo trasmesso attraverso modalità che, per forza di cose, solo i vivi possono garantire. Ha valori diversi, l’uno legato alla religiosità, l’altro alla laicità, identificabili rispettivamente nella < pietas > e nella < fama >: la prima coincide con l’onere morale dei discendenti di mantenere vivo il ricordo dei defunti; la seconda, intesa come forma di ricordo o di proiezione di sé per chi è ancora in vita, è legata all’esigenza atavica di immortalità dell’uomo.

Nella storia di salvezza è importante questa volontà di avere un sepolcro, testimonianza che un uomo, una donna hanno vissuto su questa terra, hanno avuto legami con chi è sopravvissuto. Questo ancora oggi costituisce una memoria che rende consapevoli che ciascuno di noi è preceduto da altri e che vi è continuità tra le generazioni. Sepoltura e tomba per i morti sono un rito: sono segni che unisce l’individuo alla comunità umana: sono quindi segni necessari per la vita più che per la morte. Il Cimitero di Trapani, realizzato in più fasi, risale presumibilmente alla metà del 1800 ed è costellato da opere eccellenti che meritano di essere conosciuti sia per il fascino che emanano sia per la bellezza dei capolavori che conservano all’interno. Riteniamo che questi capolavori edificati da nostri antenati debbano essere sottratti al disfacimento, all’incuria, alla negligenza ed all’abbandono non solo per l’incanto dei manufatti ma soprattutto per i tumulati nel ricordo trasmesso durante la loro esistenza.

A tal fine la sollecitiamo, nel rispetto del D.P.R. n. 285 del 19/09/1990 e successive modifiche ed integrazioni, a voler adottare una direttiva al fine di redigere un < Piano Regolatore Generale > ( almeno della parte monumentale ) onde prevenire una riqualificazione generale della parte antica del Cimitero per eliminare la vetustà dei compresi esistenti. Tale direttiva dovrebbe prefiggersi l’obiettivo dell’obbligo del recupero delle < Cappelle Gentilizie >, lasciate all’incuria ed all’abbandono, ed il recupero di aree dismesse che potrebbero essere assegnate a quanti da tempo immemorabile hanno fatto richiesta di assegnazione di una area per la costruzione di una Cappella. Tale compito potrebbe benissimo essere assolta dai tecnici comunali ( con un piano specifico della performance ) quindi senza oneri per la Pubblica Amministrazione che in tal modo trasformerebbe il Cimitero Monumentale in un Museo storico, recuperando delle aree da assegnare a privati cittadini ( con un considerevole introito economico per le casse comunali ) ed infine metterebbe in modo un meccanismo di lavoro artigianale non indifferenti sia per la costruzione delle nuove cappelle che per il recupero di quelle esistenti ( che sarebbero a carico degli eredi dei manufatti ). Spesso per amministrare ci vuole un pizzico di fantasia e noi abbiamo voluto dare un contributo di idee proprio per l’amore che ci lega alla Città di Trapani.

Il Segretario Regionale

Innocenzo Di Lorenzo

redazione

I commenti sono chiusi.

Condividi