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L’anti Trump è a Lampedusa

Turbati dalle politiche migratorie annunciate da Donald Trump? Preoccupati per l’aria xenofoba che si comincia a respirare nel cuore dell’Europa? Indignati dalle bufale che giornali e siti internet propinano ogni giorno inventando di sana pianta delitti efferati di cui si sarebbero macchiati i richiedenti asilo presenti sul nostro territorio? Non temete, c’è un siciliano che ogni giorno racconta al mondo cos’è davvero l’immigrazione e in tempi di muri e chiusure spiega che nel Mediterraneo si sta consumando un nuovo Olocausto e che l’Europa dovrebbe andare a prendere con le sue navi gli uomini, le donne e i bambini, sottraendoli al business e alle violenze degli scafisti. Si chiama Pietro Bartolo, di professione fa il medico. Ma a suo modo, ha voluto raccogliere il testimone dal padre pescatore, diventando a sua volta un pescatore di uomini. Li accoglie e li cura senza sosta, quasi in maniera bulimica. Ogni vita salvata è una gioia, ogni morte è un dramma. Va avanti così da anni, senza alcun segno di assuefazione. “Il mio cuore è devastato”, mi confida privatamente. E mentre me lo dice, si commuove. A Lampedusa è ormai un’istituzione.

In un Sud che ogni giorno perde le sue energie migliori, salutando giovani di belle speranze che vanno a cercare fortuna altrove, Pietro Bartolo è il simbolo di una Sicilia che va in direzione ostinata e contraria. Un esempio più unico che raro di umanità, generosità ed empatia. A suo agio a parlare con i pescatori locali, così come con il Presidente della Repubblica o il Papa. Determinato a fare in modo che i media cambiassero il modo di raccontare quello che da anni succede a Lampedusa con gli sbarchi dei migranti, convince il regista Gianfranco Rosi a realizzare “Fuocoammare”. Meryl Streep se ne innamora e da presidente di giuria del Festival di Berlino gli fa vincere l’Orso d’Oro. Robert De Niro invita Bartolo a casa sua, l’Hollywood democratica che ha preso posizioni fortemente critiche nei confronti di Trump lo esalta. Il medico isolano è ormai diventato il nuovo ambasciatore di un’identità siciliana che il mondo non conosceva, in cui senso di accoglienza e orgoglio per le proprie radici camminano di pari passo. Sentiremo ancora a lungo parlare di lui in questi tempi difficili, lo ascolteremo ancora parlare con commozione delle tragedie che ha visto con i propri occhi e di quelle che ha contribuito a scongiurare. Sarà ancora capace di emozionarci e di farci riflettere, con la concretezza dei fatti, che restano il migliore antidoto contro la vacuità delle ideologie e dei pregiudizi. Nelle sue parole e nei suoi occhi ho visto la forza di un uomo capace di abbattere muri e steccati d’ogni sorta. Uno che dalla sua piccola isola nel cuore del Mediterraneo potrebbe anche essere capace di cambiare le sorti di un mondo che va in tutt’altro verso.

Vincenzo Figlioli

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Tags: Donald TrumpImmigrazionePietro Bartolo