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Via libera della Commissione Antimafia al sequestro degli elenchi degli iscritti alle logge massoniche

Il Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata della Guardia di Finanza sta sequestrando gli elenchi degli iscritti, dal 1990 a oggi, alle logge di Calabria e Sicilia delle associazioni massoniche: Grande Oriente d’Italia; Gran Loggia Regolare d’Italia; Serenissima Gran Loggia d’Italia; Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori. La richiesta di intervento è stata avanzata dalla Commissione parlamentare antimafia, presieduta da Rosy Bindi, che ieri ha deliberato all’unanimità il sequestro degli elenchi degli iscritti. Da tempo l’Antimafia ha acceso un faro sui rapporti tra mafie e massoneria sia in seguito agli sviluppi di alcune inchieste della Dda di Reggio Calabria, sia dopo l’audizione della procuratrice aggiunta di Palermo, Teresa Principato, che ha raccontato della rete di protezione di cui gode il boss latitante Matteo Messina Denaro e che coinvolgerebbero anche il mondo delle logge.
“La commistione tra mafia e massoneria – aveva affermato lo scorso 20 luglio la Bindi a Trapani – potrebbe aver dato vita a una nuova e più pericolosa organizzazione, che si basa sulla compiacenza e la connivenza con quei poteri con cui le mafie entrano in relazione. Intendiamo parlare con la massoneria ufficiale di questo paese, per capire se sono al corrente delle logge segrete. Se le conoscono, sono corresponsabili. Altrimenti dovranno stare dalla parte di chi le combatte”. Nella stessa sede, il vicepresidente della Commissione Antimafia Claudio Fava aveva dichiarato: “Il metodo visto a Trapani con Iside 2 è assolutamente attuale. Un potere parallelo, con garanzia di immunità. Molti funzionari e dirigenti che erano negli elenchi di Iside 2 sono rimasti al loro posto, hanno fatto carriera. L’attualità di questo sistema ci spaventa”. Lo stesso Fava aveva inoltre definito “patologica” la concentrazione di logge massoniche a Castelvetrano. A distanza di mesi, le obbedienze massoniche non hanno però consegnato gli elenchi richiesti: da qui il provvedimento che ha dato il via libera ai sequestri di queste ore.

Sulla vicenda si registra il commento del Gran Maestro Stefano Bisi, che ha definito il sequestro degli elenchi dei liberi muratori del Grande Oriente d’Italia appartenenti alle logge di Calabria e Sicilia  da parte della Commissione Antimafia “un atto arbitrario e intimidatorio”.

redazione

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