Categorie: AmbienteMazaraPesca

Dragaggio del porto di Mazara, riunione al Ministero dell’Ambiente

Il presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, Giovanni Tumbiolo, il Coordinamento Territoriale Filiera Ittica Mazara, ha chiesto la convocazione di una riunione tecnica presso il Ministero finalizzata a chiarire le ambiguità giuridico-burocratiche che hanno di fatto bloccato l’inizio dei lavori di dragaggio del porto di Mazara del Vallo.

Alla riunione, svoltasi questa mattina, coordinata dal Vice Capo di Gabinetto del Ministro Galletti, Elena Lorenzini, hanno partecipato l’Assessore regionale al Territorio ed Ambiente, Maurizio Croce, Le Direzioni generali competenti, il presidente Giovanni Tumbiolo in rappresentanza del Coordinamento Filiera Ittica Mazara; fra gli altri partecipanti anche rappresentanti del Comune di Mazara del Vallo.

Numerose sono state in questi mesi le richieste da parte del comparto produttivo per dare inizio al primo stralcio dei lavori di escavazione del porto canale, ormai innavigabile perché non dragato da anni, il cui farraginoso iter, di competenza dall’Ufficio del Commissario Straordinario Delegato per l’Attuazione degli interventi per la mitigazione del Rischio Idrogeologico presso il Dipartimento regionale della Protezione Civile, si trova bloccato, nonostante la gara di appalto già espletata, a causa della parere negativo del Dipartimento regionale dell’Ambiente per lo sversamento delle sabbie presso la cosiddetta area portuale denominata “Colmata B”.

Positivo –ha dichiarato Giovanni Tumbiolo al termine della riunione- il risultato della riunione e gli impegni assunti da parte dell’assessore Croce a trasmettere rapidamente lo studio di incidenza ambientale. Il Comune di Mazara del Vallo, con l’assessore Bonanno, ha manifestato la disponibilità ad effettuare in tempi rapidi la valutazione di incidenza ambientale prevista dalla legge. Il Comune si è altresì impegnato a richiedere all’Ispra una nuova valutazione sullo stato dell’arte circa la presenza di specie ornitiche di rilevante interesse conservazionistico ed oggetto di tutela”.

In attesa dell’avvio dei lavori continua lo stato di agitazione proclamato dal Coordinamento Territoriale Filiera Ittica Mazara (composto dai rappresentanti di Confederazione Imprese Pesca-Federpesca, Distretto della Pesca e Crescita Blu, Co.Ge.P.a. Mazara, Federazione Imprese Pesca Mediterranea-Coldiretti, Fiume Mazaro-UNCI Pesca, O.P. Il Gambero e la Triglia del Canale, FAI-CISL, FLAI-CGIL, UILA-UIL) per la riaffermazione della dignità di tutti gli armatori, pescatori ed operatori marittimi e portuali che subiscono da anni una insopportabile ingiustizia: la privazione della fonte principale di vita per loro e le loro famiglie, cioè l’uso del porto di Mazara, che ha contribuito al prosciugamento economico e sociale dell’intera Città.

redazione

I commenti sono chiusi.

Condividi