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Trapani: Savona e D’Alì contro il Piano Paesaggistico

Mentre la città si avvicina all’appuntamento con le elezioni amministrative, l’approvazione del Piano Paesaggistico infiamma il dibattito politico a Trapani. Si tratta di uno strumento urbanistico-territoriale, redatto dalla Regione congiuntamente al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che si prefigge la tutela, sia in qualità di conservazione e preservazione che di uso e valorizzazione, di specifiche categorie di beni territoriali quali territori montani, lacustri, vulcani, fiumi, territori costieri, parchi e riserve, boschi e simili.

Dopo l’approvazione della Regione, il Piano è stato pubblicato lo scorso 15 febbraio sull’albo pretorio di Trapani, scatenando le prime reazioni per quanto concerne una serie di vincoli posti in alcune aree della città. Il primo a prendere posizione sull’argomento, nei giorni scorsi, è stato il candidato sindaco del Pd Piero Savona, che ha inviato una lettera al sindaco Vito Damiano per segnalare le conseguenze negative che potrebbero scaturire dall’adozione di tale piano. Nella missiva, l’esponente dei democratici invita il primo cittadino “ad attivare tempestivamente gli uffici comunali competenti perché effettuino le opportune verifiche sugli effetti determinati dal Piano Paesaggistico sulla città al fine di avanzare, entro i termini prescritti dalla legge di novanta giorni, le opportune opposizioni ed osservazioni nell’interesse della città. Ciò al fine di rivisitare e rettificare ulteriori vincoli che limitano, vietano e mummificano le aree interessate dallo stesso piano in difformità all’attuale Prg di Trapani”. Savona segnala, infatti, come “La Regione stabilisce, in riferimento a determinate zone del territorio, particolari e specifici vincoli urbanistici necessari al conseguimento di obiettivi in materia di difesa del suolo, conservazione, tutela ed utilizzazione delle risorse naturali, ambientali e culturali, di localizzazione di infrastrutture, attrezzature e servizi di interesse generale e ne detta le norme d’uso. Se non ci si oppone a questo Piano – conclude – si immobilizzerà ulteriormente la città”.

Sull’altro fronte, si registra una dura presa di posizione anche da parte del senatore Antonio D’Alì, che coglie l’occasione per attaccare frontalmente la Regione, che secondo il parlamentare di Forza Italia, «come sempre, si dimostra nemica dello sviluppo della nostra provincia, prevaricatrice della sua autonomia e delle potenzialità di crescita, arretrata culturalmente e fuori da ogni logica di rilevazione del presente e del futuro». «Se dovesse essere confermato anche nei dettagli ciò che è indicato nelle premesse, cioè un’assoluta assenza di visione dello sviluppo turistico e imprenditoriale del territorio trapanese – prosegue D’Alì – la città non potrà non opporsi in tutte le sedi, affinché sia bloccato quest’ennesimo tentativo di penalizzazione di Trapani e delle sue prospettive. Oltre alle istituzioni civiche, si indignino anche i cittadini, troppo abituati ad atteggiamenti di rassegnazione e sottomissione nei confronti della Regione e dei suoi uffici periferici». «A ciò si aggiunge il fatto che il piano è stato approvato a pochi mesi dalle elezioni regionali e comunali, con evidente spregio delle future amministrazioni e delle scelte che i cittadini faranno in ordine alle stesse. In questo senso, basta leggere il verbale della riunione, in cui, sbrigativamente, nell’arco di appena due ore e senza la presenza diretta di rappresentanti delle istituzioni, è stata liquidata l’approvazione del piano di due grandi comprensori come Trapani e Messina». Alla luce di ciò, D’Alì annuncia che il gruppo consiliare di Forza Italia ha chiesto un’immediata convocazione del consiglio comunale di Trapani per discutere dell’argomento e dare all’amministrazione precisi indirizzi di contestazione e impugnativa dell’atto adottato dalla Regione. «Sono certo – conclude il senatore – che anche i deputati regionali della provincia di Trapani vorranno immediatamente intervenire a salvaguardia delle prospettive di sviluppo economico dell’intero territorio provinciale».

redazione

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