Il paziente sarebbe deceduto nel reparto di medicina dell’ospedale di Castelvetrano e non – come inizialmente denunciato – qualche ora dopo essere stato dimesso dal Pronto soccorso. Queste le precisazioni dell’Asp in merito alla morte di un 49enne di Campobello di Mazara, deceduto al nosocomio castelvetranese “Vittorio Emanuele II” la notte fra il 7 e l’8 febbraio 2017. A seguito della denuncia dei familiari erano stati notificati, da parte della procura di Marsala, 20 avvisi di garanzia per omicidio colposo a medici e infermieri dell’ospedale. La direzione strategica aziendale dell’ASP di Trapani dopo il decesso del paziente Tommaso Grosso, di 49 anni, all’ospedale di Castelvetrano, ha chiesto una relazione sull’evento al primario del reparto di chirurgia e accettazione d’urgenza del nosocomio, Domenico Ferrara, dalla quale si evince che il paziente non è stato dimesso dal pronto soccorso ed è tornato a casa, ma è stato ricoverato al reparto di medicina, dove è deceduto due giorni dopo.
Secondo la relazione di servizio, il paziente, era stato visitato presso il pronto soccorso, già il 23 e 24 dicembre 2016. Dopo 38 giorni, l’1 febbraio 2017, si è recato al pronto soccorso del Vittorio Emanuele di Castelvetrano, e dimesso con la diagnosi “febbre”. E’ tornato il 5 febbraio scorso alle 14, 58, e dopo una permanenza in pronto soccorso in osservazione per circa 30 ore, è stato ricoverato in medicina il giorno 7 febbraio alle ore 02.57 con la diagnosi “addensamenti polmonari bilaterali”. Durante il ricovero sono state eseguite altre consulenze ed esami diagnostici. Il decesso è avvenuto nel reparto di medicina il giorno 9 febbraio alle 01.45 per “arresto cardiorespiratorio in paziente con broncopolmonite bilaterale e insufficienza respiratoria”.