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Sostegno ai migranti vittime di traumi psicologici: la Prefettura aderisce al progetto Silver

Anche la Prefettura di Trapani supporterà attivamente Silver, il progetto europeo per il reintegro dei migranti vittime di traumi psicologici legati al viaggio o al contesto di partenza. Questa mattina ne sono state presentate le linee d’azione al Centro polifunzionale per l’integrazione degli immigrati di Trapani, inaugurato dal Comune lo scorso giugno in occasione della Giornata mondiale del rifugiato.
“Trapani, dopo Pozzallo, è il primo porto d’Italia per numero di sbarchi – ha ricordato il prefetto Giuseppe Prioloed è un esempio virtuoso di accoglienza in Italia anche dal punto di vista di ordine pubblico e sociosanitario, senza mai registrare fenomeni di rigetto. Nel 2016 sono qui sbarcati oltre 16 mila migranti”.

L’Asp 9 di Trapani non a caso è stata scelta come soggetto capofila del network che mette insieme le altre Asp siciliane e 11 soggetti del privato sociale già operanti su tutto il territorio regionale. A questi, si aggiunge il sostegno dell’Organizzazione mondiale della sanità, l’assessorato regionale della Salute e naturalmente le Prefetture. “Un contributo essenziale quello delle prefetture – ha affermato il direttore generale dell’Asp 9 Fabrizio De Nicolache evidenzia l’impegno delle istituzioni per affrontare il fenomeno migratorio in maniera capillare su più fronti, da quello sanitario a quello psicologico, da quello sociale a quello della sicurezza”.

Silver, che sta per “soluzioni innovative per la vulnerabilità e il reinserimento sociale dei migranti”, progetto da 2.668.359,73 euro cofinanziato dall’Unione europea e dal ministero dell’Interno, è stato inaugurato lo scorso ottobre all’assessorato regionale della Salute a Palermo, “è ormai passato alla sua fase esecutiva – ha spiegato Antonio Sparaco, responsabile del progetto – e tutti i nostri partner pubblici e privati sono già all’opera per creare in ogni provincia le equipe multidisciplinari, le unità mobili di intervento e gli ambulatori dedicati dove verranno indirizzati i soggetti bisognosi di intervento secondo gli obiettivi specifici tracciati in dettaglio dal progetto”.

Padrone di casa è stato il sindaco di Trapani Vito Damiano, presenti anche il vescovo della diocesi Pietro Maria Fragnelli e sindaci e assessori di tutta la provincia.

La scelta della sede non è stata casuale, il Centro polifunzionale per l’integrazione degli immigrati è stato realizzato con fondi del ministero dell’Interno su un terreno sequestrato alla mafia ed è stato messo a disposizione dal sindaco di Trapani per i servizi e per tutte le iniziative che, come questa, possano favorire una concreta integrazione sociale e lavorativa degli stranieri nel territorio.

redazione

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