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L’amore ai tempi di Sandro Dieli

Questa storia, come tutte le storie, ha un inizio ed una fine. Ed ha anche un luogo, la cornice inebriante delle Cantine Caruso & Minini, sponsor della rassegna BaluArte. Perchè il vino, come il teatro, la musica o il cinema, è arte. L’arte di gustare e lasciarsi guidare verso un percorso, “lungo le arterie del mondo”. Palco minimal per i tanti che continuano per il Baluardo Velasco a sfidare freddo e tempeste, luci soffuse e grandi ombre per Sandro Dieli. L’attore ogni anno torna a Marsala per mettere in scena i suoi lavori. Questa è stata l’occasione buona per presentare il suo “Teatro d’appartamento”, un teatro intimo, come si faceva una volta, dove basta “un attore e uno spettatore”.

Perchè per dirla con Sandro Dieli, “l’inquietudine in due è più leggera”. Il mimo è venuto a raccontare le tante storie raccolte nel suo libro, storie vere tratte dai giornali di tutto il mondo, dove passione, tradimenti, morte camminano come equilibristi su di un filo che si scorge appena. Ecco che lo spettatore sorride, si stupisce, ha un moto nostalgico quando conoscerà Nick, il musicista con la sindrome di Tourette, o il marito che scopre che la moglie è single su Facebook, o Valeria che sevizia gli uomini che adesca, o il cavaliere che dimentica che sua moglie è morta. Racconti veri quanto strani perchè spesso la realtà è molto più straordinaria di una fiction. Filo conduttore è “l’elenco dei rimpianti” che l’uomo lascia lungo il suo cammino per il mondo. Ma anche una scelta. “Scrivete su un bigliettino “I want to love” o “I want to be loved””, dice Dieli al pubblico. Amare o essere amati? Questo è il problema. Ma i più scelgono di amare, un atto di coraggio o forse una debolezza.

Claudia Marchetti

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Tags: Baluardo VelascoBaluArteCantine Caruso & MininiSandro Dieli