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Escavazione del porto canale di Mazara: un incontro per la risoluzione del problema

Questa mattina, presso la sede del Distretto Pesca e Crescita Blu, si è svolta una riunione tecnica finalizzata alla ricerca di soluzioni per l’escavazione del porto di Mazara del Vallo che non viene dragato da anni; i lavori per l’escavazione, seppur aggiudicati da mesi alla ditta messinese Ecol2000, non sono iniziati a causa del parere negativo dell’Assessorato regionale Territorio ed Ambiente allo sversamento dei materiali prelevati nella cosiddetta “colmata B”.

Alla animata riunione, promossa dal Coordinamento Territoriale Filiera Ittica Mazara (Confederazione Imprese Pesca-Federpesca, Distretto Produttivo della Pesca, Co.Ge.P.a. Mazara, Federazione Imprese Pesca Mediterranea-Coldiretti, Fiume Mazaro-UNCI Pesca, O.P. Il Gambero e la Triglia del Canale, FAI-CISL,FLAI-CGIL, UILA-UIL), hanno partecipato i rappresentanti della Ecol2000 (il titolare Giuseppe Micali ed i tecnici Daniele Andronico e Aurelio Micali), il Vice sindaco della Città di Mazara del Vallo, Silvano Bonanno, il responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune, arch. Alberto Ditta, e appunto i rappresentanti della Filiera Ittica mazarese.

Nel corso della riunione, preceduta da un sopralluogo presso il porto da parte dei tecnici della Ditta messinese, sono state prospettate soluzioni alternative allo sversamento del materiale prelevato attraverso i lavori di escavazione. Si attendono adesso sviluppi da parte dei progettisti e dalla Stazione Appaltante (il Commissario regionale per il Rischio Idrogeologico) in merito alle interlocuzioni con l’Assessorato regionale Territorio ed Ambiente.

Nel frattempo continua lo stato di agitazione della marineria e ciò fin quando non si avvieranno i lavori di escavazione del porto canale. In caso di ritardi –hanno avvertito i rappresentanti degli armatori e lavoratori- non si escludono clamorose iniziative frutto queste della rabbia che cova da anni negli ambienti della pesca di Mazara del Vallo.

redazione

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