Il Sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo ha incontrato a Palermo il Direttore generale del Dipartimento dell’Assessorato regionale ai beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Gateano Pennino.
“Ho incontrato il dottor Pennino per parlare con lui, fra le altre cose, di tre importanti argomenti che interessano la nostra Città e il suo sviluppo turistico-culturale – precisa il Sindaco Alberto Di Girolamo – Abbiamo fatto presente al massimo dirigente del Dipartimento regionale dei Beni Culturali che il Museo Archeologico Regionale Lilibeo – Baglio Anselmi, chiuso da quasi un anno, deve essere riaperto al più presto e, inoltre, nella struttura, in locali attigui alla nave Punica, deve essere esposta anche la nave Romana non ancora assemblata e i cui vari pezzi sono ancora contenute in casse speciali con le quali è stata trasportata a Marsala. Non è, infatti, possibile che una struttura di così grande valore e interesse archeologico rimanga chiusa per tanto tempo”.
L’altro argomento trattato nella missione palermitana del Sindaco Di Girolamo all’Assessorato ai beni Culturali è stato l’utilizzo di Palazzo Fici e la realizzazione del Museo del Vino. “Nei giorni scorsi abbiamo avanzato all’Assessorato regionale dei Beni Culturali un’istanza finalizzata a decretare “Palazzo Fici” luogo della Cultura regionale – sottolinea ancora il primo cittadino – ci auguriamo che la nostra richiesta venga accolta dalla Regione. Così facendo avremo modo di accedere ai relativi finanziamenti grazie ai quali contiamo di potere realizzare il “Museo del Vino” che farebbe fare un salto di qualità a Marsala, patria indiscussa di questa nobile bevanda”.
L’incontro si è concluso con il Capo Dipartimento Pennino che, oltre a dichiarare il suo interessamento per la positiva soluzione delle tematiche evidenziate dal Sindaco Di Girolamo, ha anche preannunciato che sarà a Marsala, presumibilmente il prossimo 9 gennaio, per accertarsi personalmente dello stato in cui si trovano non solo Baglio Anselmi, la Nave romana, Palazzo Fici ma anche palazzo Grignani.