Dopo quella di via Istria, l’amministrazione comunale di Marsala ha deciso di chiudere anche l’isola ecologica di Amabilina. Un sito, destinato al conferimento dei rifiuti, che in diverse occasioni era stato al centro delle cronache sia per l’abnorme quantità di spazzatura depositata che per la frequenza con cui ignoti cittadini lo hanno dolosamente dato alle fiamme. Adesso la giunta Di Girolamo ha deciso di passare alla raccolta “porta a porta”, chiudendo i cancelli dell’isola ecologica e dando mandato all’Energetikambiente (ex Aimeri) di distribuire i contenitori per la differenziata davanti all’ingresso dei condomini. Un passaggio a sua volta preceduto da un’attività di informazione preventiva, che ha visto impegnati in prima persona i vertici dell’amministrazione comunale assieme ai volontari dell’associazione Eticologica. Inevitabili alcune ritrosie iniziali e persino qualche furto dei bidoni per la differenziata nei giorni precedenti l’inizio della raccolta. Ma l’amministrazione non intende recedere dal suo progetto, che evidentemente porta con sé, assieme alla componente ambientalista, anche un fine più chiaramente sociale. “Non mi aspetto che la differenziata arrivi all’80% – spiega il vicesindaco con delega ai servizi Agostino Licari – ma che cominci un processo nel segno del rispetto delle regole. Lo stiamo facendo ad Amabilina, come in via Istria. La nostra intenzione è far capire che siamo dentro questi quartieri popolari”.
(foto di repertorio, risalente allo scorso mese di luglio)