Slitta ancora una volta la conclusione del procedimento riguardante l’imprenditore marsalese Michele Licata che si sta celebrando con rito abbreviato al Tribunale di Marsala. Nell’udienza dedicata agli interventi finali delle difese, hanno preso la parola gli avvocati Stefano Pellegrino e Carlo Ferracane, che hanno chiesto per il loro assistito l’assoluzione dai reati di truffa e malversazione. Per quanto riguarda invece la contestazione del reato di violazione finanziaria, ne è stata chiesta la derubricazione a un’ipotesi meno grave (indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, prevista dall’articolo 316 ter).
Diversa, invece, la posizione delle due figlie di Licata, Clara e Valentina, che tramite i propri legali avevano optato per il patteggiamento. Per le due giovani, il pubblico ministero e la difesa hanno fatto una richiesta concorde di pena: un anno, quattro mesi e dieci giorni per Clara Licata; un anno, un mese e dieci giorni per Valentina Licata. In entrambi i casi, la pena è sospesa.
Venerdì è prevista una nuova udienza che dovrebbe essere caratterizzata dagli ultimi interventi delle difese, e in particolare degli avvocati Salvatore Pino e Gioacchino Sbacchi. Dopo di che, con ogni probabilità, il giudice Alcamo renderà nota la sentenza. Nell’ultima udienza, il pubblico ministero Antonella Trainito aveva chiesto una condanna a sei anni e mezzo di carcere per Michele Licata.