Anche il gruppo politico CastellammareSi interviene sull’atto di indirizzo approvato nel corso dell’ultima seduta consiliare a proposito della Tonnara di Scopello. “CastellammareSi” rivendica con orgoglio di aver portato all’attenzione del consiglio comunale la vicenda dei liberi accessi al mare e in particolare quello antistante i Faraglioni di Scopello tramite una mozione sull’argomento presentata dal ex consigliere Giacomo Asaro e votata all’unanimità dall’intero Consiglio Comunale già nel 2014.
“La nostra battaglia per il libero accesso al mare – si legge nella nota inviata alla stampa – è continuata anche nell’ultima seduta consiliare attraverso la nostra consigliera comunale Brigida Di Simone che, davanti alle titubanze della Giunta Coppola, ha ribadito con forza la necessità dell’azione legale anche in secondo grado non essendoci i tempi tecnici e le condizioni per qualsivoglia accordo prima della scadenza del termine per ricorrere al CGA. In questa vicenda esprimiamo il nostro disappunto per le alcuni comportamenti meritevoli di essere stigmatizzati. In primis esprimiamo stupore per le dichiarazioni della presidente dell’associazione albergatori di Castellammare e Scopello la quale entrando inopportunamente e intempestivamente nella discussione politica quale sedicente portatrice degli interessi della propria associazione ha difeso esclusivamente gli interessi della proprietà della Tonnara affermando testualmente “non crediamo che sia il mare libero quello che va richiesto, poiché ciò di fatto è in contrasto con il principio costituzionale che tutela la proprietà privata” vogliamo qui ricordare cosa dice la nostra Costituzione in merito “La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto e di godimento e i limiti allo scopo di assicurare la funzione sociale e renderla accessibile a tutti” , basterebbe rileggere attentamente questo articolo per comprendere come la nostra attuale semplice e meravigliosa Costituzione anche nell’articolo in cui si regolamenta la proprietà privata inserisce il concetto di funzione sociale della stessa che sembra essere perfettamente calzante anche per la vicenda del libero accesso al mare antistante i Faraglioni di Scopello. Inoltre sempre il Presidente della predetta Associazione albergatori ha affermato nella missiva indirizzata al consesso civico comunale “ non si può pensare ad un accesso libero, seppur disciplinato, per migliaia di persone solo per un bagno”. Il nostro gruppo si chiede come mai il presidente della predetta Associazione, se davvero avesse voluto assumere una iniziativa politica a tutela del superiore interesse pubblico non abbia avanzato la proposta, certamente più pertinente, di destinare parte della tassa di soggiorno per favorire tutti gli accessi al mare o agli altri siti di interesse turistico del territorio, piuttosto che cimentarsi a intimare come sovente è accaduto alla politica locale la corresponsione di aggi agli albergatori che riscuotono l’imposta di soggiorno o la imposizione indiscriminata della medesima ai proprietari di appartamenti e in ultimo suggerire al consiglio comunale di evitare controversie giuridiche con la proprietà della tonnara“.
La nota di CastellammareSi prosegue con una critica alla conduzione dei lavori consiliari del presidente del Consiglio Comunale, “che ad inizio della trattazione del punto all’o.d.g. ha letto tutte le missive pervenute ma non ha dato contezza ai consiglieri che vi era stata una nota riservata al Sindaco inviata dal legale difensore del Comune nella vicenda del libero accesso al mare (che in sostanza incoraggiava l’Amministrazione a proseguire nella battaglia legale essendoci dei margini per avere un ribaltamento favorevole della sentenza del TAR in secondo grado) per poi farlo successivamente dopo i rilievi delle opposizioni. Oggettivamente era lecito aspettarsi da un presidente super-partes a tutela di tutti i consiglieri che egli stesso senza nessuna sollecitazione rivolgesse di sua iniziativa un invito al Sindaco a informare i consiglieri sulle informazioni contenute nella missiva“.
CastellammareSi parla poi di “spettacolo indecoroso” offerto dalla maggioranza consiliare “per una parte totalmente muta e inebetita, per una parte imbarazzante e parolaia (vedasi il nuovo Centro Destra che aveva dichiarato l’astensione sull’argomento per poi votare favorevolmente con un proprio consigliere la proposta) e per una parte furba e complice che prepara un emendamento favorevole ad un accordo con la proprietà della Tonnara previo accoglimento di taluni punti tra i quali nemmeno era citata la fruizione del mare antistante i Faraglioni!)“.
“Dulcis in fundo – si legge ancora nel documento – il Partito Democratico (con la lodevole eccezione del consigliere comunale Maltese che con coerenza ha votato sfavorevolmente alla proposta dei suoi colleghi di partito) che ha elaborato l’ennesimo equivoco sub-emendamento volutamente superficiale che è servito solo da cavallo di Troia per permettere all’Amministrazione Comunale di addivenire ad un accordo in extremis e al ribasso con i proprietari della Tonnara in quanto nella proposta PD tutti i termini dell’accordo rimangono indefiniti e rimandati totalmente a futura trattativa tra Amministrazione e proprietà della Tonnara”.
“Il nostro gruppo – conclude la nota – ritiene ineludibile che si depositi il ricorso al CGA per poi comprendere davvero se la lettera pervenuta nelle ore immediatamente precedenti al consiglio comunale da parte dei proprietari della Tonnara sia un segnale di apertura per un dialogo con essi nelle more dell’iter del ricorso al CGA“.