Il consiglio comunale, ieri sera, ha approvato all’unanimità dei presenti il Piano Triennale delle Opere Pubbliche. La maggioranza targata 5 stelle, invece, ha dato il via libera al Piano delle Alienazioni e/o Valorizzazioni dei Beni Immobili Comunali in vista dell’arrivo in aula del bilancio di previsione 2016-2018 fissato per giovedì
“Macerie” è stato il termine più utilizzato dai pentastellati in campagna elettorale per qualificare l’eredità lasciata dalle amministrazioni precedenti ai cittadini alcamesi. Parola spesso contestata dai competitors e impiegata in primis dall’allora candidato, oggi sindaco, Domenico Surdi. Insomma, per la classe politica uscente i grillini nella fase pre-elettorale stavano amplificando la portata del lascito che avrebbero trovato una volta al governo della città. Ed effettivamente più che di macerie sarebbe opportuno utilizzare l’espressione “matassa”, in generale riferita all’ammasso del filo di tessuto avvolto, ma anche parte del titolo dell’opera cinematografica della coppia comica Ficarra e Picone che rende chiaro il significato della locuzione. Infatti, i cosiddetti “dilettanti allo sbaraglio”, appellativo con il quale nei primi mesi di guida della città i 5 stelle sono stati definiti sui social, da alcuni ex esponenti politici della città, si sono ritrovati a dover sciogliere delle vere e proprie faccende imbrogliate. Un primo passo in questo senso è stato compiuto in occasione del precedente consiglio comunale, quando la terza commissione consiliare, tramite la relazione esposta dal presidente Vittorio Ferro (M5S) aveva messo fine ad una questione spinosa degli anni passati, ossia quella incentrata sullo scarica barile del triangolo uffici-giunta-consiglio comunale in merito all’approvazione di un progetto relativo alla realizzazione di una stazione di rifornimento carburante. La commissione all’urbanistica ha messo un punto alla vicenda dichiarando la non competenza della stessa in materia, in quanto tra i compiti riservatele dal regolamento comunale vi è quello di esprimersi sulle varianti urbanistiche e non sui progetti. Dunque, la commissione non ha trovato i riscontri della denominazione della proposta di delibera degli uffici, sottoposta al consiglio comunale, esaminando i contenuti necessari alla sua approvazione. Anche durante l’adunanza di ieri, nell’aula intitolata a Falcone-Borsellino, la terza commissione consiliare composta, in aggiunta al presidente Ferro, da Laura Barone (M5S), Filippo Salato (M5S), Antonino Asta (M5S), Francesco Dara (NoixAlcamo), Giacinto Pitò (Abc-Alcamo Cambierà), ha dato prova del lavoro certosino effettuato per implementare il Piano Triennale delle Opere Pubbliche, provvedimento che insieme al Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni dei Beni Immobili Comunali, sono propedeutici per l’approvazione del Bilancio di Previsione 2016-2018, la cui deliberazione è prevista giovedì prossimo. Entrambi i piani, ieri, sono stati approvati dal consiglio comunale. Dunque, la terza commissione ha rivisto tutte le voci e gli importi non idonei per rendere attuabili le opere necessarie entro la fine dell’anno. Infatti, i “tempi risicatissimi” cui ha fatto cenno il presidente Ferro si riferiscono al breve periodo intercorso tra l’approvazione del bilancio consuntivo del 2015 e l’elaborazione del bilancio di previsione 2016-18. Il primo, secondo la legge, dovrebbe “chiudersi” entro il mese di aprile; il secondo, costituendo di fatto una programmazione, dovrebbe essere realizzato nei primi mesi dell’anno. Ciò non è stato fattibile perché sia l’ex consiglio comunale sia l’ex commissario Arnone non sono riusciti a portare a compimento il citato lavoro, lasciando l’amministrazione, insediatasi lo scorso giugno, priva dello strumento finanziario. Fatto che ha reso impossibile all’organo esecutivo mettere in atto spese e investimenti per la città, nei passati cinque mesi. Tra i lavori in economia, dalla commissione urbanistica sono state individuate le opere che possono essere realizzate a breve termine con l’approvazione del bilancio. Tra queste figurano: l’analisi della vulnerabilità sismica delle scuole e dei ponti (30.000 euro); le urbanizzazioni su Alcamo Marina (il 50% dei 180.000 euro disponibili per interventi di questo genere). Circa 80.000 euro, su richiesta dell’amministrazione, saranno invece impiegati per l’acquisto del nuovo scuolabus. Poi, sono state aggiunte le voci sulla manutenzione straordinaria: del Viale Europa e dei marciapiedi e parti adiacenti di via SS. Salvatore; del piazzale Battigia di Alcamo Marina (30.000) euro; degli accessi al mare (20.000 euro). Inoltre, è stata prevista la manutenzione straordinaria della viabilità di accesso e interna di Alcamo Marina (40.000 euro). Sono altresì state aggiunte le voci sulla manutenzione straordinaria della viabilità di via Diaz e via Manno (20.000 euro); di Contrada Palma (30.000 euro); infine, delle fogne e dell’illuminazione piazza Bagolino e manto stradale via Fratelli Varvaro (40.000 euro). Tra i progetti su cui la commissione non è intervenuta, perché già in esecuzione, si trovano: la manutenzione della rete idrica e fognaria (120.000 euro); la realizzazione di opere sull’area del geosito (140.000 euro); i lavori di manutenzione della strada comunale Gammara Giovenco – Crivara e della strada per Camporeale (200.000 euro); la realizzazione del rifugio randagi in contrada Tre noci e, ancora, la progettazione della rete idrica di Alcamo Marina. Queste sono solo alcune delle opere pubbliche previste dal Piano il cui importo complessivo è di 1.304.760,00 euro. Il provvedimento è stato approvato all’unanimità dei presenti in consiglio comunale.
Linda Ferrara