Lo Snami (sindacato nazionale autonomo dei medici italiani) si oppone alla riduzione del personale sanitario a Salemi con una nota indirizzata all’Asp e alle autorità locali e regionali.
“Dall’Asp ho ricevuto una circolare aziendale – afferma il dottor Vito D’Angelo, responsabile locale Snami – con cui si vuol procedere a ridurre il numero dei sanitari del 118 in organico al PTE (Presidio Territoriale di Emergenza, ndr) di Salemi dagli attuali 8 medici a 5 a far data dal 1 Gennaio 2017. Tale provvedimento contrasta con i decreti assessoriali emanati dalla Regione, nonché con gli accordi Nazionali e Regionali di settore. (…) Va altresì detto che l’emergenza sanitaria in Italia è regolamentata dal DPR del 27 marzo 1992, con l’obiettivo fondamentale di fornire al territorio il supporto delle migliori professionalità sanitarie nella logica della de-ospedalizzazione e del potenziamento del territorio. Peraltro, gli attuali 8 medici dell’organico sono stati reclutati proprio nel rispetto della normativa e dell’accordo collettivo nazionale e regionale dei medici convenzionati. E’ superfluo sottolineare che nel PTE al momento l’organico è congruo e assicura l’attività di territorio e di presidio in h 24; esso è stato fatto nel rispetto dei dispositivi di legge che già tengono in debito conto della razionalizzazione della spesa assicurando il livello minimo di assistenza non trascurando il diritto alle cure sanitarie. Rammento, inoltre, che il PTE di Salemi nasce dalla chiusura di un Ospedale e dalla dismissione del presidio di Continuità Assistenziale. Attualmente il presidio di emergenza garantisce l’assistenza su un territorio sparso di circa 35.000 utenze, supera le 4000 prestazioni annue, mette in atto un valido filtro con una dignitosa assistenza sul territorio, fatto rilevante se ricordiamo che il Presidio Ospedaliero più vicino dista 28 Km. Sembra che la nota del responsabile del DEU – conclude D’Angelo – abbia solo l’obiettivo del “risparmio” col risultato di mettere a rischio la sicurezza sanitaria dei cittadini del sopradetto PTE”.