Paolo Ruggieri, dirigente e cofondatore del Movimento ProgettiAmo Marsala, voi siete un lista, forse l’unica, che ha preso pubblica posizione riguardo il referendum del prossimo 4 dicembre. Perchè?
“Riteniamo che un raggruppamento di persone che condividono un progetto civico, deve essere testimone del suo tempo. Occuparsi anche di quello che avviene nel resto del Paese. Abbiamo ascoltato tutti i nostri iscritti e abbiamo riscontrato la quasi unanimità verso il NO al referendum costituzionale. Analogamente si è espresso anche il direttivo. Giorno 24, in un incontro pubblico, nel quale abbiamo invitato docenti universitari e politici, spiegheremo le ragioni della nostra scelta”. La vostra rappresentante in Consiglio comunale si è caratterizzata in questo primo scorcio di consiliatura come una delle consigliere più vivaci in tema di iniziative. Ultimamente ha preso una netta posizione contraria al sistema con il quale sono stati scelti gli scrutatori per la composizione dei seggi per il prossimo referendum.
“Giusi Piccione è stata tempestiva ed ha interpretato la posizione del Movimento. Eravamo convinti e lo siamo ancora, che il sistema del sorteggio fosse il più democratico possibile. Invece si è assistito al peggio della vecchia politica con consiglieri e non solo, che segnalavano nominativi di propri elettori da inserire nei seggi, credo che sia opportuno che in una delle prossime riunioni del Consiglio comunale si affronti l’argomento”.
A proposito del Massimo Consesso Civico, recentemente ha approvato il Bilancio di previsione. Qual’è il vostro giudizio?
“Nel testo non c’è una idea che vada in direzione dello sviluppo della città. Neppure l’ordinaria amministrazione è salvaguardata. Noi avremmo puntato su un paio di cose di qualità. Avremmo risparmiato tagliando rami secchi ed investendo per esempio nella scuola”.
Questo suo passaggio va in direzione di un giudizio sostanzialmente negativo sull’amministrazione guidata da Alberto Di Girolamo?
Nessun giudizio negativo sulla persona. Noi però siamo opposizione a questa giunta. Alle scorse amministrative abbiamo sostenuto un altro candidato. Non spetta a noi assicurare il numero legale e fare da stampella all’amministrazione. Ma il nostro compito è quello di vigilare e denunciare quello che non ci convince”.
Per esempio?
“La lentezza con cui il sindaco affronta le questioni. È possibile che la scelta dei dirigenti comunali viene ancora procrastinata? Non ha letto il curriculum di quanti lo hanno presentato? Che cosa si attende a decidere?”.
Vi è anche la questione dell’assessore che dovrebbe sostituire la dimissionaria Lucia Cerniglia.
“E’ la stessa cosa. Ancora indecisioni e ritardi. Quando verrà scelto il nuovo assessore? E con quali criteri? Se non a noi, almeno alla città Alberto Di Girolamo lo deve spiegare. La verità è che il sindaco ha difficoltà a delegare le funzioni agli assessori e forse per un periodo più lungo avere un assessore in meno lo agevola”.