Riceviamo e pubblichiamo una lettera che una cittadina marsalese ha indirizzato ieri al Sindaco Alberto di Girolamo, all’assessore Salvatore Accardi al presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano e ai consiglieri comunali in merito alla rimozione forzata di tutte le scale e scalette dei privati cittadini al cimitero di Marsala.
La sottoscritta Sig.ra, Giacoma Di Girolamo di anni 86, cittadina e residente del Comune di Marsala, con la presente vuole portare a conoscenza delle SS.LL. quanto accaduto pochissimi giorni fa nel cimitero di Marsala:
Premesso che è risaputo da tutti che fra pochi giorni ricorrono la festività di Ognissanti e la Commemorazione di tutti i Fedeli Defunti, giornate in cui la quasi totalità dei cittadini, come consuetudine si recheranno a visitare il Cimitero e in ricordo dei propri defunti porteranno in dono fiori e lumini sulle tombe dei propri cari.
Come settimanalmente faccio da tanti anni, questa settimana recatami presso le tombe dei miei cari, con vivo stupore, mi accorgo che la mia scaletta privata di soli 3 gradini (omologata) legata con catena e lucchetto, (poiché non tutti i lotti sono forniti di scale e laddove ci sono, quelle in alluminio sono molto traballanti a serio rischio di cadute e quelle in ferro sono impossibili per la mia età e sicuramente anche per quelli più giovani, alzarle) che utilizzavo per poter raggiungere i loculi di 3^ e 4^ fila, era stata trafugata, visto che il lucchetto era stato tagliato. Risultato: i fiori comprati sono stati posati in altre tombe di sconosciuti delle prime file.
All’uscita noto altri cittadini che lamentandosi presso l’ufficio cimiteriale, veniva riferito che su ordine perentorio della S.S. Ill.ma e senza preventivo avviso, veniva imposto ad una Ditta che sta eseguendo dei lavori all’interno del Cimitero, la rimozione urgente e forzata di tutte le scale e scalette che i privati cittadini tenevano, senza nessun intralcio alla circolazione pedonale, per sopperire alla carenza pressoché totale delle scale che l’Amministrazione Comunale dovrebbe fornire.
Vero è, che in alcuni casi un po’ d’ordine e pulizia non fa male, ma è altrettanto vero che, a volte la tempestività per cose banali e futili sono da condannare. Come per es. perché non si è provveduto alla sistemazione dei gradini in marmo rotti e mancanti; alla riparazione di alcune tramezzature pericolanti che mettono a rischio l’incolumità dei cittadini; alle inferriate divelte ed arrugginite; alle erbacce infestanti che rendono i viali impraticabili.
Sicuramente per l’Amm.ne Comunale il decoro del nostro cimitero si misura togliendo solamente le scalette private, senza degnamente sostituirle con altre nuove, più sicure, più leggere e sufficienti per i vari lotti.
Mi sono chiesta e con me tante altri cittadini, cosa succederà nelle giornate dell’ 1 e 2 Novembre, allorquando, migliaia di cittadini non potranno posare il fiori nelle tombe dei propri cari? A meno che l’amministrazione comunale si farà carico delle spese che i cittadini dovranno sostenere con tutti quelli abusivi che in queste occasioni vagano forniti di una scala per aiutare gli stessi alla posa dei fiori o in alternativa, forse saranno assunti un numero abbastanza sufficiente di watussi. Ecco, questi forse sono dei metodi per diminuire il tasso di disoccupazione.
Fermo restando il mio sacrosanto diritto di chiedere successivamente il risarcimento danni per l’arbitraria demolizione della mia scaletta, catena e lucchetto, (senza un benché minimo preavviso), acquistata con la mia lauta pensione ( euro 400,00 mensili) sono alquanto sorpresa per la solidarietà ed interessamento espresso da tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione, con interpellanze, interrogazioni ed ordini del giorno ecc. ecc. che giornalmente sic.!!!!!! si interessano non solo della cosa pubblica ma anche delle cose più banali. Questa è la politica e questi sono i consiglieri
Scusate lo sfogo.
Con la stima più sincera
Giacoma di Girolamo