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Ennesimo rinvio delle elezioni per i Liberi Consorzi. Si terranno il 26 febbraio

La storia delle elezioni per gli organismi che dovranno gestire Liberi Consorzi dei Comuni in Sicilia rischia di entrare nel guiness dei primati già prima di cominciare. Ormai si è infatti perso il conto del numero di rinvii che sono stati disposti dalla Regione che si è ritrovata più volte a spostare in avanti nel tempo la prima consultazione elettorale che dovrebbe porre fine all’interminabile stagione dei commissariamenti per restituire alle ex Province una guida istituzionale rappresentativa del territorio. Sembrava che la data del 20 novembre fosse quella buona. E invece ieri pomeriggio la conferenza dei capigruppo all’Ars ha trovato un accordo per rinviare le prossime elezioni per gli organi dei Liberi consorzi e delle Città metropolitane. Un accordo poi confermato nella seduta d’Aula. Le elezioni, salvo ulteriori rinvii, si terranno il 26 febbraio: per altri quattro mesi, quindi, gli enti rimarranno commissariati.

Ricordiamo che in prima istanza le consultazioni in oggetto erano state addirittura fissate per il 29 novembre del 2015.  Venti giorni prima del voto, quando già stavano per essere formalizzate le candidature degli aspiranti presidenti, si rinviò tutto al nuovo anno. Inizialmente si parlò di giugno, poi di settembre e infine si fissò quella che a tutti era sembrata la data definitiva, il 20 novembre. Fino all’ultimo rinvio, arrivato ieri pomeriggio.

Questo il commento dei democratici subito dopo il voto: “Il gruppo parlamentare del PD all’Ars ha sostenuto la norma per il rinvio delle votazioni degli organismi di Liberi Consorzi di comuni e città Metropolitane per superare alcune incongruenze tecniche che avrebbero potuto falsare il risultato e fare annullare le elezioni. Nessuna paura di andare al voto, ma senso di responsabilità verso le istituzioni ed i cittadini”.

Qualche ora prima del voto dell’aula il presidente Rosario Crocetta aveva preannunciato che “il metodo di calcolo per l’attribuzione dei voti ai consigli comunali prevista da legge Delirio, potrebbe creare una ponderazione diversa per i consigli comunali eletti dopo la riduzione decisa, con legge regionale, del numero dei consiglieri”. “Credo che il dipartimento enti locali – si legge ancora nella nota inviata da Crocetta – possa chiedere una direttiva al Ministero per allineare la ponderazione del voto, senza per questo rinviare. D’altra parte non può essere il governo a proporre la legge, quando l’esigenza viene avvertita da alcuni gruppi parlamentari. Se si vuole modificare la legge e si deve pertanto procedere al rinvio, le proposte di modifica devono essere presentate dall’aula. In atto ci sembra di capire che non tutte le forze politiche siano concordi e l’esecutivo non vuole apparire come il governo che rinvia continuamente tali elezioni per gestire il tutto con strutture commissariali. Il governo, ovviamente si rimetterà al volere dell’aula in caso di modifiche presentate dal Parlamento”.

redazione

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